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Martina Franca: i conti che non quadrano Oggi in consiglio comunale il bilancio. Capitolo 515 delle entrate: mistero

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A Martina Franca oggi è giorno di preventivo 2013 in consiglio comunale.

Il consiglio comunale, cioè, dovrà deliberare a proposito di entrate e di uscite, dovrà anche occuparsi nuovamente di Tares che è una parte fondamentale del documento economico. Un tributo Tares che presetna aspetti poco chiari, come il sottoscritto va dicendo da mesi. Un tributo Tares la cui determinazione non venne votata da un consigliere comunale di maggioranza, che abbandonò l’aula, questo per dirla sulla saldezza della maggioranza a proposito di quella vicenda fondamentale per i conti pubblici e per le tasche dei cittadini. Oggi del tributo Tares, nell’ambito del bilancio, sarà l’ultima occasione per parlare: si è detto, da qui, che il ritorno alla Tarsu potrebbe essere la soluzione più ragionevole e più giusta dal punto di vista sociale. Un’amministrazione comunale sorda anche rispetto al dubbio, di natura perfino aritmetica, a proposito di quella operazione da nove milioni 200 mila euro circa, vuole andare avanti così. Ma, va ribadito, i conti non tornano. E se non tornano i conti Tares, di conseguenza non tornano quelli del bilancio.

E non è solo per il tributo Tares, che i numeri presentano aspetti di scarsa chiarezza. Ne abbiamo parlato alcuni giorni fa: capitolo 515 del piano esecutivo di gestione delle entrate. Nel documento che verrà sottoposto oggi al consiglio comunale, naturalmente c’è pure quel capitolo 515 delle entrate. Riguarda un trasferimento di fondi regionali per il parco Pianelle.

Il punto è che il Comune e la riserva regionale parco delle Pianelle sono due enti diversi, con due diversi documenti economici, con reciproca autonomia finanziaria. Così, come da qui viene chiesto da alcuni giorni, come mai 250mila euro destinati alla riserva parco Pianelle, finiscono nelle entrate del Comune di Martina Franca? Il sindaco è autorità gestionale del parco. Ma il sindaco è una cosa, l’ente è un’altra cosa. A meno di leggi dell’ultimo anno, regionali o statali, quei soldi nel bilancio del Comune di Martina Franca sembra impossibile che possano starci.

E che un Comune e una riserva naturalistica regionale siano due cose diverse è testimoniato da un provvedimento di una settimana fa, non della preistoria. Giunta comunale di Manduria: delibera di giunta del 21 novembre 2013, trasferimento di fondi comunali (17 mila euro) per la riserva naturalistica alla quale partecipa il Comune di Manduria. Cioè, quel documento è la riprova che si tratta di due enti diversi, non un unico calderone. A Martina Franca cosa succede, invece?

Chi negli anni scorsi denunciò alla magistratura, con un esposto raccolto dalla Guardia di finanza, la stabilizzazione (quale funzionaria del Comune di Martina Franca) di una precaria, Lori Ricci, che aveva lavorato quale funzionaria della riserva parco Pianelle, teme che un’operazione come quella del bilancio 2013 rischi di far passare per buono il criterio che, siccome tutto è un calderone, Comune o parco Pianelle per me pari sono. E dunque tutto sarebbe legittimato. E questo, chi espose alla magistratura tre anni fa una procedura ritenuta illegittima, non lo ritiene accettabile.

Naturalmente, dal canto suo, quella funzionaria stabilizzata continua a lavorare al Comune di Martina Franca, convinta (e fino a prova contraria è così) che le procedure seguite sono legittime.

Ora, la patata bollente da 250mila euro è nelle mani del consiglio comunale. E scotta tantissimo. In seno alla maggioranza di centrosinistra i malumori, da diversi giorni, non mancano, soprattutto considerato che più di un consigliere comunale ritiene non entrarci niente, col bilancio del Comune di Martina Franca, un’entrata che deve andare in un altro bilancio, quello della riserva parco Pianelle. Mistero, dunque, su quei 250mila euro. I quali, essendo nel documento economico del Comune, lo rendono a sua volta misterioso, poco chiaro. Non solo Tares, a Martina Franca. E oggi vediamo che ci dice il sindaco (dopo avere firmato ieri un protocollo per la trasparenza, ha l’occasione per renderlo concreto da subito) in consiglio comunale, anche su quest’altro aspetto. Sempre che abbia qualcosa da dire, visto il silenzio ampiamente sperimentato su una questione-chiave per i soldi dei cittadini: la chiarezza sui conti Tares.

Agostino Quero

LONA


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2 Comments

  1. Scusi Direttore: ma il comune vuole gestire il Parco delle Pianelle? E se dovesse incendiarsi, i danni chi li deve pagare? I cittadini di Martina? Ma il Consiglio Comunale ha deliberato di fare proprio il Parco delle Pianelle? Ma chi ci rappresenta? I cittadini altro che TARES andranno a pagare se dovesse incendiarsi!!!

    1. Grazie per il suo intervento. Facciamo una premessa di tipo scaramantico e tocchiamo ferro. Poi, io vorrei sapere cosa si è messo lei in testa. E se la prende perché gli altri Comuni del territorio hanno la tassa rifiuti più bassa, e adesso se la prende perché ci sono questi soldi che non si sa cosa ci stanno a fare nel bilancio comunale di Martina Franca. E non le va bene niente. Ma là hanno tutto il quadro della situazione, alla perfezione. Ancora dobbiamo smettere di rotolarci in terra dalle risate dopo che nel fare l’Imu avevano scambiato il 9,1 per cento con il 9,1 per mille, ma guardi che loro sanno tutto alla perfezione, stia tranquillo. (agostino quero)

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