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Martina Franca: dimissioni del vicesindaco. Valutazioni diverse sullo stesso problema all’origine Fra chi incoraggia Stefano Coletta esortandolo a non cambiare posizione e chi gli chiede di ripensarci

coletta

Il primo ad incoraggiare Stefano Coletta, dopo le dimissioni da vicesindaco, lo stilista Vito Pastore:

Continua su questa strada e mi troverai al tuo fianco, sai bene che quando è il momento non mi tiro indietro.
Tienimi aggiornato.

E altre centinaia di messaggi, pubblici e privati, dopo la diffusione della notizia riguardante le dimissioni. Il Pd prende posizione dicendo che non c’è alcuna crisi e che il 4 maggio si farà, regolarmente, la seduta del consiglio comunale per il bilancio. Il sindaco, anche destinatario di un attacco diretto da parte del vice, non ha detto nulla finora. Se non affermazioni (informali) del tipo sa dove trovarmi. 

Un altro assessore, Gianfranco Palmisano, aveva minacciato le dimissioni. Per lo stesso motivo di Coletta. Non le diede. E ora dà appuntamento a Stefano Coletta per lunedì, “abbiamo da fare”. Di seguito:

Stè Stefano, comprendo le difficoltà nell’amministrare la cosa pubblica, la burocrazia che spesso non ha gli stessi tempi dei cittadini e la frustrazione quando non riusciamo a dare le risposte che vorremmo in tempi brevi.
Ma il nostro ruolo è anche questo: accorciare le distanze fra i cittadini e gli uffici comunali e fare in modo che questi ultimi, nella legalità diano risposte efficaci in tempi certi. Abbiamo sempre detto che è la squadra a fare la differenza, non il singolo. Abbiamo lo stesso obbiettivo: IL BENE DELLA CITTA’. Non possiamo non stare insieme!
La Martina bella e accogliente che vogliamo raggiunge alte percentuali di differenziata attraverso un SERVIZIO RIFIUTI che TU HAI FORTEMENTE VOLUTO.
Hai il dovere di portare a termine questo tuo compito, con l’aiuto nostro e di tutta la città. Capisco la pressione derivante dalle difficoltà della raccolta differenziata ma siamo stati votati per governare i processi dall’interno, non da fuori.
È da dentro che si può fare la differenza. Hai ragione, io ho posto al Sindaco, alla Giunta, ai Consiglieri e al partito una questione e rimango al mio posto per risolverla, non per attaccamento alla poltrona come dici tu.
I nostri elettori ci hanno dato fiducia proprio per questo. Dobbiamo portare a termine Piazza Mario Pagano, Via Bellini, Via del Tocco, il Votano, solo per dirne alcuni. Nulla può distrarci da questi obbiettivi, nemmeno la stanchezza fisica e psicologica. Siamo umani, nelle difficoltà bisogna chiedere aiuto. Andiamo avanti per la Festa dello Sport, per il Distretto del turismo con i comuni della Valle d’Itria e per tante altre cose.
Non puoi lasciare ad una settimana dall’approvazione del Bilancio consuntivo che come assessore hai curato. Mi dispiace contraddirti ma i Consiglieri di maggioranza esercitano con competenza il loro potere di indirizzo e controllo ponendo questioni di merito nelle sedi opportune, proprio come dovrebbe fare un buon amministratore.
La MODERNITA’ richiede TEMPO e SACRIFICI.
Amico mio, RIPENSACI.
Ti aspetto in comune che lunedì abbiamo da fare.

Interviene anche un ex amministratore locale, Martino Miali:

A seguito delle dichiarazioni al vetriolo esternate da Stefano Coletta credo sia alquanto opportuno che il Sindaco riferisca in consiglio comunale soprattutto per i contenuti riferiti dallo stesso Coletta che parlano di atteggiamento supino e subordinato di Ancona nei confronti di dirigenti che spadroneggerebbero in lungo e in largo infischiandosene degli assessori attuali.
Conoscendo personalmente Coletta se ha preso questa sofferta decisione è sicuramente frutto di un disagio sempre più crescente unito ad un impotenza nel non riuscire a risolvere i numerosi problemi derivanti dalle sue deleghe assessorili.
Ricordo sommessamente che sono gli assessori che devono dare gli indirizzi politici ai dirigenti e non viceversa.
Ma se il sindaco attuale, come riferito da Coletta, rimane inerme di fronte ad ingerenze simili si pone un problema oltre che politico anche di stasi e paralisi amministrativa.
Coletta non è un assessore qualsiasi, è un eletto con un suffragio straordinario e le sue dimissioni, se non dovessero essere ritirate pongono un problema politico di grande rilevanza in seno alla maggioranza attuale di governo.

LONA


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1 Comment

  1. Risposta a Palmisano:
    concordo in pieno, Coletta ha come responsabilità nei confronti dei cittadini, quella di portare a termine le cose che ha iniziato. Ora non può uscirsene e scaricare le responsabilità.

    Risposta a Martino Miali:
    E’ vero il Sindaco dovrebbe conferire in consiglio comunale e soprattutto informare i cittadini sulla sua versione dei fatti.

    C’è del marcio nel comune di Martina Franca?

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