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Baia dei Campi, vicenda interessante di pubblico denaro Nel foggiano

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Di Nino Sangerardi:

Dopo  sette tentativi di valorizzazione o dismissione dell’immobile regionale “Centro pilota per lo sviluppo integrato del turismo pugliese” ubicato in località Baia dei Campi provincia di Foggia –tutti precipitati nel vuoto—la Giunta regionale pugliese decide di coinvolgere impresari e sodalizi .

Come?Tramite avviso pubblico, emanato il 2 luglio 2020, con oggetto “… due ipotesi alternative dell’acquisto e dell’ottenimento in locazione migliorativa del compendio immobiliare sito in Italia Comune di Vieste località Baia dei Campi ” .

Bando che non costituisce proposta contrattuale né comporta alcun obbligo nei confronti di acquirenti/locatori,restando da parte della Regione “qualsiasi discrezionalità e valutazione in ordine all’avvio o meno della procedura e scelta della soluzione più opportuna  in vista del pubblico interesse perseguito” .

Operazione gestita dalla Sezione demanio e patrimonio,profondendo la massima pubblicità con estensione a livello internazionale. Le offerte di interesse da recapitare entro il 31 agosto 2020.

A dicembre 2021 non è dato sapere quanti e quali società,imprenditori hanno presentato domanda di acquisizione o fitto del bene pubblico foggiano .

Il complesso edilizio Baia dei Campi viene ideato nell’anno 1984 dalla Regione Puglia,insieme al Centro previsto per Otranto, quale punto strategico per le attività turistiche d’Apulia.

Inizio lavori a metà 1988. Affidati a Italscavi spa e Icamar srl e Trisciuglio srl(Fg) e  Giannotta Leonardo Cannole(Le) e  Diemme Costruzioni Otranto.

La catena dei finanziamenti inizia con 23 miliardi di lire in capo alla Regione e 38,86 miliardi elargiti dallo Stato, mentre il Ministero del Bilancio ne revoca 19 miliardi .

Tra manufatti aggiuntivi e varianti  l’importo complessivo presunto è di 95 miliardi di lire,di cui 45 per Baia dei Campi. Qui il progetto del rinomato architetto Paolo Portoghesi immagina un albergo di 360 posti letto,piscina olimpionica,campi tennis,ristoranti,sala congressi,pista da ballo.

Nel 1999 la Commissione di collaudo firma il certificato con riserva.

Nasce pertanto la diatriba amministrativa fra Assessorato lavori pubblici della Regione e Italscavi spa, in merito a documenti mancanti e ripristino infrastrutture realizzate in difformità.

Passano gli anni segnati da  operazioni peritali, consulenti di parte,espropri e fornitura arredi,superfici ammalorate,udienze e decreti ingiuntivi,dispositivo della Corte di Cassazione,tentativi di conciliazione.

Soprattutto “…abbandono e degrado del cespite edificato in agro Baia dei Campi”.

Un considerevole fabbricato a misura ottagonale,disposto su tre piani oltre il seminterrato,zona alberghiera con 171 camere e servizi,scuola alberghiera e stanze per il personale,ristorante con 400 posti,sala conferenze,lavanderia industriale ,garages,impianti di illuminazione,due piscine,parcheggio,aiuole,due campi da tennis,un’area scoperta complessiva di 36.100 metri quadri.

Dentro l’elenco delle  opere pubbliche incompiute pugliesi,certificato ultimamente dal Ministero delle Infrastrutture, si riscontrano sia il Centro turistico di Baia dei Campi sia quello di Otranto(laghi Alimini).

Un esempio significativo di impiego del denaro statale . A futura memoria,  se la memoria ha un futuro.

 




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