Dietrofront. O, ipotesi alternativa, ancora non deciso, il gip. Nessun via libera, all’atto pratico, per i contatori delle tredici raffinerie Eni d’Italia, compresa quella di Taranto. Il giudice per le indagini preliminari di Roma non ha dato, o almeno non tuttora, la stessa valutazione della procura romana, che era favorevole alla facoltà d’uso pur con gli impianti sequestrati.
Ieri, nella prospettiva di problemi per la distribuzione dei carburanti, si erano create file assolutamente considerevoli di auto agli impianti.
I gestori vanno attrezzandosi per quelli che saranno prossimi giorni con dei disagi, cercando alternative anche fuori regione. Fino, ad esempio, a Pescara o Roma. Si prospettano disagi, come ammesso anche dai trasportatori, ciò fino a uno sblocco della situazione.