“Se in questo momento commettiamo imprudenze ce ne accorgeremo tra diverse settimane. Se il virus comincia a circolare tra giovani, sappiamo bene che molto spesso questa malattia decorre in maniera asintomatica. Quindi, prima di avere un numero sufficiente di persone che hanno sintomi trascorrerà un tempo piuttosto lungo e magari a quel punto sarà tardi per correre ai ripari”. A lanciare l’allarme è il capo della task force regionale per il contrasto al Coronavirus, Pier Luigi Lopalco. In un’intervista rilasciata alla Gazzetta del Mezzogiorno l’epidemiologo ha evidenziato la necessità di rispettare le norme di distanziamento sociale.
“Le regole per prevenire i contagi sono poche e sono semplici perché, il numero, la durata e la frequenza dei contatti fisici creano le condizioni” per la diffusione del virus. Arriva un amico, se ne va un altro, ci incontriamo, ci salutiamo, beviamo qualcosa insieme anche all’aperto. Immagino che questi incontri – spiega Lopalco – non avvengano a distanza di sicurezza, avverrà a una distanza in cui è semplice parlare. Non penso che tutti indosseranno la mascherina per benino, sarà frequentemente abbassata, ci saranno altre occasioni per scambiarsi un bicchiere o una bottiglia di birra. Le occasioni di contagio ci sono per questo la regola principale è evitare gli assembramenti”.
