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Verso un maggior controllo del governo sul gioco d’azzardo?

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La spesa degli italiani nel gioco d’azzardo, è noto, è davvero enorme. Ogni cittadino italiano spende in media 420 euro all’anno per tentare la fortuna e un miliardi di euro ogni mese se ne va in slot machine da bar e VLT. Sono questi i dati di uno studio di Avviso Pubblico, a loro volta elaborati a partire dall’analisi della stessa AAMS. I comuni dove la spesa pro capite è più alta sono Prato, Olbia e Bolzano, seguiti da Piacenza, Sondrio, Rovigo, Frosinone, Alessandria, Belluno e Bergamo.

Stupisce l’assenza quasi totale di comuni del meridione dove però, precisa l’Espresso, c’è una forte presenza del gioco illegale che rende le statistiche ufficiali meno efficaci. In ogni caso, solo per dare un esempio, i miliardi di euro spesi dai campani nel gioco d’azzardo nel 2016 sono stati ben 10.

Il gioco d’azzardo online in Italia è regolamentato dall’AAMS, che si occupa di emettere le licenze necessarie per operare in questo settore in modo legale. Per ottenere una licenza bisogna corrispondere a tutta una serie di criteri e a norme specifiche, che assicurano il rispetto della legislazione italiana. Tutti i giochi offerti, dalle slot machine online ai giochi di casinò, sono controllati perché offrano le vincite che dichiarano e corrispondano alle norme del nostro paese. Ma mentre sull’online il controllo è rigido, questo non è altrettanto vero per l’offline.

Anzi, diciamo pure per chi voleva installare slot machine o VLT nel nostro paese, fino a poco tempo fa le limitazioni erano davvero pochissime. Ora, però, alcune autorità locali cominciano ad agire, ponendo delle regole più severe. È il caso ad esempio di alcuni comuni campani come Trentinara o Montesano sulla Marcellana, che hanno ridotto l’orario di accensione degli apparecchi e vietato la loro presenza vicino a luoghi sensibili (come scuole o sportelli bancomat). Ma un po’ in tutta Italia si moltiplicano iniziative simili per limitare un fenomeno su cui invece lo stato nazionale risulta molto permissivo.

Il futuro dell’ipotetico governo “giallo verde”, che vede l’alleanza tra il Movimento Cinque Stelle e la Lega è ancora incerto, ma il suo programma è scritto nero su bianco e c’è un capitolo dedicato all’azzardo. Qui vengono dichiarati i provvedimenti che i due partiti vorrebbero prendere per contrastare l’azzardo, in discontinuità rispetto ai governi precedenti: “divieto assoluto di pubblicità e sponsorizzazioni; trasparenza finanziaria per le società dell’azzardo; strategia d’uscita dal machine gambling (slot machine, videolottery) e forti limitazioni alle forme di azzardo con puntate ripetute; obbligo all’utilizzo di una tessera personale per prevenire l’azzardo minorile; imposizione di limiti di spesa; tracciatura di flussi di denaro per contrastare l’evasione fiscale e infiltrazioni mafiose”. Si richiedono inoltre provvedimenti come “autorizzazione all’installazione delle slot machine – VLT solo in luoghi definiti (no bar, distributori ecc), limitazione negli orario di gioco e l’aumento della distanza minima dai luoghi sensibili (scuole e centri di aggregazione giovanile)”.

Insomma, se il governo si riuscirà a fare, assisteremo probabilmente a un’inversione di rotta sul gambling in Italia.




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