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Lecce: la mamma di Lorenzo Toma incontra il ministro della Salute Carla Gentile, madre del ragazzo morto in discoteca per un malore, ha consegnato a Beatrice Lorenzin la petizione con oltre cinquantamila firme per i defibrillatori nelle strutture pubbliche

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“Ieri a Roma, presso il Ministero della Salute, ho presentato la petizione alla Ministra Beatrice Lorenzin.
Ha accolto tutte le mie richieste”. Dice così Carla Gentile, mamma di Lorenzo Toma morto in discoteca la scorsa estate per un malore. Forse la presenza di un defibrillatore avrebbe salvato la vita al ragazzo salentino.

Questa la petizione diffusa su change.org e presentata, con il corredo di 52547 firme, al ministro della Salute:

Lorenzo è venuto a mancare a causa di una cardiopatia di cui non eravamo a conoscenza all’alba del 9 agosto in una sovraffollata (5.000 persone) discoteca del Salento. Il soccorso è stato inadeguato e improvvisato.

La normativa attuale NON prevede l’obbligo né di defibrillatori, né di presidi di primo soccorso né la presenza, all’interno di tali tipologie di locali, di personale qualificato per il primo soccorso. La prima ambulanza con medico a bordo è arrivata dopo 40 minuti dal malore. Troppo tardi.

Da madre straziata chiedo di sostenermi in questa battaglia affinché i vostri figli possano divertirsi, studiare e praticare sport in luoghi che garantiscano la loro sicurezza.

Questa petizione sarà consegnata a:
  • Presidente della Repubblica
    Sergio Mattarella
  • Ministra della Salute
    Beatrice Lorenzin
  • Presidente del Consiglio
    Matteo Renzi
  • Ministro dell’Interno
    Angelino Alfano

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