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Martina Franca, il medico con quattromila dischi in vinile Roberto Cagnazzo trasmette la sua passione al pubblico con le selezioni musicali da non-dj

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Di Angela Centrone:

“Vedi tu hai il vizio del fumo, io quello del vinile”, è così che il dottor Roberto Cagnazzo, ortopedico e collezionista di vinili – ne conta circa 4000 – cerca di spiegare la sua passione. Racconta di aver cominciato la sua raccolta circa 30 anni fa, quando aveva solo 13 anni, gli amici lo prendevano in giro, proprio perché di lì a poco ci sarebbe stato il passaggio ai cd e il vinile sembrava a tutti obsoleto, storia antica. Invece negli ultimi anni torna in gran voga, registrando vendite record, tanto che molti musicisti, attualmente, hanno cominciato a registrare gli album su 33 giri, come I Baustelle che sono usciti con “L’Amore e la Violenza vol. 2” lo scorso 23 marzo. Quel suono gracchiante della puntina sui solchi, quell’emozione che si prova tirando fuori, delicatamente, dall’involucro il disco, come se si scartasse un regalo atteso e, poi, quelle cover che sono dei veri piccoli capolavori che raccontano epoche e artisti.

Roberto spiega di non essere un deejay: “Io non potrei mai togliere questa traccia, la devo ascoltare fino in fondo… ” aggiunge mostrando un rarissimo 45 giri in cui Luis Armstrong canta in italiano. Ieri sera all’Aperitivo di Martina Franca ha portato solo pezzi anni ’30 e ’40 ma confida che la sua collezione è vastissima e spazia tra tantissimi generi musicali. Chissà se la sua ossessione sia paragonabile a quella di Philippe Cohen Solal, frontman dei Gotan Project e famigerato collezionista di vinili, e tranquillizza di non essere a quei livelli. Ci sarebbe da porgergli tante altre domande ma la gente ospite del locale reclama la sua attenzione, così si arriva al saluto, non prima di avergli strappato qualche consiglio da intenditore, e ci diamo appuntamento alla prossima selezione.

LONA


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