rendimentogold

basilepiccolo

Eclisse


Mola di Bari: murales antimafia sulla cabina di trasformazione dell’energia elettrica Nel trentennale dell'assassinio di Paolo Borsellino e della scorta

20220719 104430

Di seguito il comunicato:

Un’ imponente opera di street art è stata realizzata a Mola di Bari nel ricordo della stage di via D’Amelio in cui morì Paolo Borsellino e gli agenti della scorta.

Il murales, realizzato sulla cabina di trasformazione dell’energia elettrica gestita da E-Distribuzione, sita nei pressi di via Falcone e Borsellino, ne ricorda i personaggi coinvolti a trent’anni di distanza dall’evento.

Alla cerimonia di inaugurazione hanno preso parte Angelo Rotolo, Vice Sindaco Comune di Mola di Bari, Angelo Pansini, Presidente Fondazione Antimafia sociale Stefano Fumarulo, Marialuisa Pantaleo Fumarulo, Presidente Onorario Fondazione Antimafia sociale Stefano Fumarulo, Roberto Venneri, Segretario Generale della Presidenza Regione Puglia, Angelo Di Giovine, Relazioni Istituzionali Puglia Enel, Funaioli Gian Luca responsabile Unità Territoriale Bari di E-distribuzione, Vincenzo Pietanza, Presidente Retake Mola di Bari e gli artisti Gianfranco Susca e Noemi Mastrorillo.

 L’opera è stata realizzata da Gianfranco Susca, artista pugliese che ha accolto l’iniziativa promossa dall’associazione Retake di Mola con la partecipazione della Fondazione antimafia Stefano Fumarulo di Bari e il patrocinio del Comune di Mola di Bari.

L’opera si ispira al dipinto “Il Quarto Stato” di Giuseppe Pellizza da Volpedo, e rappresenta, i magistrati Paolo Borsellino, Giovanni Falcone e la moglie Francesca Morvillo, insieme a Rocco Chinnici e gli uomini della scorta, tra cui anche i pugliesi Antonio Montinaro e Rocco Dicillo.

 “Abbiamo seguito con grande interesse la realizzazione di questo murales – ha affermato Gian Luca Funaioli – e lavoriamo affinché le nostre cabine servano non solo a garantire un servizio elettrico di qualità per il territorio. Cerchiamo di far sì che diventino anche elementi di pregio estetico integrati sempre più nel paesaggio e, come in questo caso, vengano utilizzate per veicolare un messaggio di legalità e di contrasto alla mafia”.

 “Mediante questo progetto di cittadinanza attiva – spiega il sindaco Giuseppe Colonna – desideriamo sostenere la diffusione della cultura del rispetto della legalità attraverso l’arte e la partecipazione attiva dei cittadini”.




Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *