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Puglia, serve “nuova chiusura” per evitare che finisca come “a Bergamo” Corona virus, il presidente dell'Ordine dei medici di Bari: difficoltà nei tracciamenti, ritardi nell'allestimento di reparti Covid negli ospedali. Servono misure drastiche

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Di Francesco Santoro:

Il presidente dell’Ordine dei medici di Bari e della Federazione nazionale dell’Ordine dei medici lancia l’allarme sulla capacità di tracciamento dei contatti in Puglia. «L’unica soluzione che rimane per evitare che il sistema sanitario vada in tilt e che succeda da noi ciò che è accaduto a Bergamo, è adottare misure drastiche come una nuova chiusura- afferma Filippo Anelli-. I dipartimenti e le Usca hanno migliaia di segnalazioni non processate di casi a rischio Covid, perché non riescono a far fronte all’onda montante dell’epidemia».                                                                                      Anelli parla di altri «segnali preoccupanti» e di ritardi «nell’attivazione degli ospedali Covid e dei posti letto necessari nei reparti più interessati dall’epidemia, come Pneumologia, Malattie infettive e Rianimazione. Inoltre, i medici di famiglia segnalano di nuovo la mancanza di» dispositivi di protezione, che a Bitonto «non sono stati distribuiti», mentre alle Usca e agli operatori del 118 «vengono forniti con il contagocce. Se vogliamo evitare misure drastiche occorre intervenire subito. Serve più personale, a partire dai medici e dagli infermieri. E occorre attivare al più presto tutti i posti letto» nei Covid hospital, «oltre a residenze da mettere a disposizione di asintomatici e paucisintomatici per i quali l’isolamento fiduciario non possa avvenire in sicurezza a domicilio. Inoltre, bisogna raddoppiare il numero delle Usca, attingendo se necessario ai medici di medicina generale in formazione».  E ancora, occorre «che i medici di famiglia abbiano il potere di emettere provvedimenti di isolamento e quarantena e che siano distribuiti subito i Dpi».




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