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Pitti moda, la presenza delle aziende di Martina Franca Morto lo stilista Nino Cerruti

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Lutto nella moda. È morto lo stilista Nino Cerruti. Aveva 91 anni.

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Di Evelina Romanelli:

Si è svolto dall’11 al 13 gennaio 2022 il grande evento moda Pitti Uomo di Firenze, nella Fortezza da Basso sono state presentate 548 collezioni da uomo a cui si devono sommare altre 170 da bambino, registrando la presenza di circa 4900 buyers e per un totale di 8000 presenze.

A fari spenti gli imprenditori si dicono soddisfatti, il settore moda trasmette fiducia e si ha bisogno di buoni propositi che possano rilanciare il mercato italiano all’estero, presenti paesi quali: Olanda, Francia, Spagna, Germania, Gran Bretagna, Svizzera, Belgio, Norvegia, Svezia, Danimarca e Finlandia Turchia, Usa e Russia. Senza dimenticare alcune partecipazioni ormai affezionate alla produzione italiana quali Cina, Giappone, Corea del Sud.

Buyers che nella manifattura del Bel Paese rintracciano qualità, tradizione e unicità nell’estro creativo.

Tra gli espositori Italiani anche e soprattutto gli imprenditori di Martina Franca, culla del capospalla, che come sempre si sono distinti per il gusto e la fattezza delle loro produzioni. Dalla Valle d’Itria hanno esposto le aziende: Berwich, Bottega Martinese, Bramante, Breras Milano, Hevò, Tardia e Twentyone.

Altissime le misure anti-covid che hanno dato serenità ad espositori e visitatori, in un momento per il Paese davvero delicato, permettendo una manifestazione in piena sicurezza. L’organizzazione ha permesso di lavorare, mascherine a parte, come negli anni passati, le giornate di esposizione hanno focalizzato l’attenzione degli imprenditori sulle visite negli stand, quasi dimenticando i numeri e le preoccupazioni che la pandemia fuori ha generato in questi giorni, c’è voglia di normalità anche tra i buyers che con fiducia si sono approcciati alla rassegna, il Pitti Uomo resta una grande occasione per chi espone e per chi acquista, fulcro italiano di uno scambio di ide e proposte di moda. Presenti influencer e stampa che oggi, come sappiamo, sono un buon veicolo di conoscenza. Immancabile anche la visita del prof. Francesco Lenoci (docente Università Cattolica di Milano –  Presidente Onorario “Associazione Pugliesi A Milano”) così commenta: “Il capospalla è frutto della nostra capacità artigianale, l’orgoglio della nostra cultura” e non si può certamente dargli torto, oggi le aziende investono molto in formazione per crescere e irrobustire una tradizione che è anche identità, proiettando le realtà aziendali sui mercati globali, trascinandole fuori dall’immobilismo del passato. È stata dunque un’esposizione che ha soddisfatto gli espositori superato le aspettative create col timore pandemico. I complimenti ai nostri imprenditori.

 

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