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Puglia, i no vax paragonano l’ex assessore regionale alla Salute Lopalco a un nazista La foto della scritta è stata postata sui social dall'epidemiologo

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«Dobbiamo davvero insistere con il bacino sulla bua a chi continua a fare i capricci e non vuole vaccinarsi? Per favore basta a far passare come povere vittime chi imbratta muri, minaccia, offende e, soprattutto, mette a rischio la salute ed il benessere di tutti». Con queste parole l’ex assessore alla Salute della Regione Puglia, Pier Luigi Lopalco, commenta una scritta apparsa su un muro che lo paragona a un nazista a causa delle sue posizioni pro vaccino. In un lungo post pubblicato sui social, l’epidemiologo sottolinea l’episodio e invita il governo a prendere misure più drastiche nei confronti delle persone che rifiutano di sottoporsi all’iniezione anti-Covid.
«Oggi, grazie alla vaccinazione cui con coscienza ha aderito la stragrande maggioranza degli italiani, meriteremmo un veloce ritorno alla normalità. Invece no. Non possiamo lasciare circolare il virus liberamente perché una minoranza ha deciso di tenere in scacco un Paese. Mi dispiace, ma dopo quello che ho visto negli ultimi giorni non ho nessuna comprensione per chi si ostina a non vaccinarsi- osserva Lopalco-. Quello che è stato scritto e detto dai capibastone del movimento no vax in occasione della scomparsa di David Sassoli è disgustoso».
Secondo l’esponente del Consiglio regionale l’arrivo di «Omicron, per una popolazione ben vaccinata, potrebbe addirittura rappresentare una benedizione in quanto rafforzerebbe l’immunità di comunità generando milioni di richiami naturali. Invece rischia di innescare una nuova ondata di ricoveri e decessi, oltre all’inferno di tamponi, isolamenti, quarantene e, ahimè, chiusure». E quindi, chiede un’ulteriore stretta per i no vax: «Invocavo, il 26 ottobre scorso, “il green-pass anche per respirare” usando un’immagine che aveva fatto infuriare chi non voleva vaccinarsi e sapeva bene che l’implementazione di una stretta sulla politica del green-pass – per andare al lavoro e svolgere ogni attività sociale – avrebbe dato loro davvero filo da torcere».




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