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Matera, il realismo di Carlo Levi e di Luigi Guerricchio Mostra da giovedì

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Di Nino Sangerardi:

La mostra “Il realismo di Carlo Levi e Luigi Guerricchio” s’inaugura il 14 ottobre 2021,ore 18,  presso la sede del Centro Carlo Levi in Palazzo Lanfranchi. Partecipano il curatore Mauro Vincenzo Fontana, Gianni Garaguso che ha contribuito al progetto scientifico,Annamaria Mauro direttrice Museo nazionale di Matera, Luigi Malagò e Cristiana De Paolis della Banca d’Italia, Lorenzo Rota presidente del Centro Carlo Levi della Città dei Sassi.

La rassegna , curata dalla Fondazione Carlo Levi in collaborazione con il Museo nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata, verte sulle opere scelte della Banca d’Italia. Quest’ultima ha realizzato un volume che nasce come catalogo della mostra programmata per il 2020 e rinviata a causa dell’emergenza Covid 19. Per comprendere meglio il significato è possibile vedere nel sito internet della Banca d’Italia il documentario che mette in luce i dipinti e i luoghi dove hanno vissuto i due artisti.

“Il libro e il documentario— scrivono gli ideatori del progetto di Banca d’Italia–  ci aiutano a comprendere , attraverso gli otto quadri in mostra , i legami tra Levi Guerricchio e il territorio di Matera , in un viaggio alla ricerca della proprie radici , guidato dagli studiosi e dal curatore dell’iniziativa. La Banca aggiunge quindi un nuovo rilevante tassello al percorso di utilizzazione del proprio patrimonio artistico “.

Daniela Fonti , presidente della Fondazione Carlo Levi, sottolinea che “ questa mostra è una bella occasione per riscoprire con le opere poste a confronto, il senso di un dialogo a distanza fra i due importanti artisti di due diverse generazioni che si sono riconosciuti in una realtà paesaggistica e umana che, come è stato scritto , hanno voluto dipingere per conoscere e per amare in modo più profondo  ma soprattutto consapevole “ .

L’esposizione intende riportare l’attenzione su due personaggi  “ che hanno dato voce, attraverso la propria attività , alla profonda , ma spesso negletta , realtà sociale e culturale del territorio lucano . Due artisti che hanno compreso come attraverso l’arte si può muovere la coscienza della collettività, e parlare il linguaggio della politica . Mettere a confronto questi due personaggi della pittura italiana contemporanea significa ritrovare , all’interno della propria tradizione culturale, una dimensione e un messaggio che possano accompagnare il nostro presente e il nostro futuro ” .

Già, muovere la coscienza della collettività.




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