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Coltivare il futuro, ha fatto tappa a Corato il roadshow per il sostegno all’agroalimentare Unicredit: erogazioni per un miliardo di euro in tre anni nel Mezzogiorno, di cui 400 milioni per la Puglia

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Di seguito un comunicato diffuso da Unicredit:

L’agricoltura pugliese ha raggiunto nel 2015 un valore aggiunto* di 2,2 miliardi, in crescita del 4,7% (+5,8% in provincia di Bari) rispetto all’anno precedente e con una previsione di crescita dello 0,9% anche nel 2016 (+1,3% in provincia di Bari). Su fronte degli occupati, la forza lavoro impiegata nel settore è di 122mila unità nella Regione, con una crescita dell’occupazione in Puglia dell’1,8% nel 2015 ed una previsione di crescita dello 0,5% anche nel 2016 (elaborazioni UniCredit su dati Prometeia). Allargando il discorso all’intera filiera agroalimentare, si registra nel 2015 un incremento dei flussi delle esportazioni regionali pari al 16% (1,62 miliardi), trainate in particolare dalle esportazioni dell’agricoltura che nel 2015 sono crescite del 28%. Ottime performances anche per le esportazioni agroalimentari della provincia di Bari che sono cresciute del 19% nel 2015, con un picco per l’export dell’agricoltura (+31% nel 2015)

Anche nella provincia di BAT l’agricoltura ha raggiunto ottimi risultati: nel 2015 il valore aggiunto* è stato di 177 milioni, in crescita del 6,7% rispetto all’anno precedente e con una previsione di crescita dell’1,6% anche nel 2016. Su fronte degli occupati, la forza lavoro impiegata nel settore in provincia è di 11mila unità, con una crescita dell’occupazione in provincia del 3,1% nel 2015 ed una previsione di crescita dell’1% anche nel 2016. (elaborazioni UniCredit su dati Prometeia). Allargando il discorso all’intera filiera agroalimentare, si registra nel 2015 un incremento dei flussi delle esportazioni provinciali pari al 34%, con una performance particolarmente positiva per le esportazioni del settore alimentare che sono crescite del 45% nel corso del 2015, mentre l’export dell’agricoltura si è attestato a +22% nel 2015

Proprio alla luce della centralità del settore nell’economia della Puglia ed in particolare per le province di Bari e BAT, e tenuto conto delle prospettive di crescita del settore nel medio-lungo termine, dopo la tappa di Foggia che si è svolta lo scorso 29 giugno, UniCredit ha presentato, presso la sede dell’azienda Torrevento il progetto della Banca e del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf) denominato “Coltivare il futuro”, finalizzato a sostenere gli investimenti e favorire l’accesso al credito delle imprese operanti nel settore agroalimentare Nord Barese.

Per il Sud UniCredit si pone l’obiettivo di erogare 1 miliardo in tre anni, di cui circa 400 milioni in Puglia

«La filiera agroalimentare pugliese – ha dichiarato Ciro Fiorillo, Deputy Regional Manager Sud di UniCredit è composta da un tessuto di piccole e medie imprese e può ancora fare molto sul fronte dell’organzzazione e dell’aggregazione. Il nostro progetto prevede un supporto a 360 gradi, dalla esportazione dei prodotti alla loro certificazione, dal sostegno finanziario alla consulenza tecnologica. Tutti questi motivi ci hanno indotto a intervenire in maniera organica a sostegno del settore agroalimentare. Innanzitutto abbiamo stanziato un apposito plafond – 6 miliardi a livello nazionale, di cui 1 miliardo per tutto il Sud continentale – e parallelamente metteremo in campo per gli imprenditori del settore un programma di interventi formativi e di soluzioni tecnologiche innovative».

Il “Progetto UniCredit Mipaaf. Coltivare il futuro” si fonda essenzialmente su alcuni pilastri:

  • Il primo pilastro poggia sulla erogazione di nuova finanza per sostenere progetti e investimenti delle imprese del settore e agroalimentare italiano. UniCredit ha deciso di destinare a questo settore, nel Sud Continentale (Campania, Puglia, Calabria e Basilicata), 1 miliardo nel triennio 2016-2018 per rispondere alle specifiche esigenze degli imprenditori. Inoltre, UniCredit lancerà a breve il nuovo Agribond, una tranched cover dedicata alle imprese della filiera agricola, che, basandosi sulla garanzia pubblica fornita da ISMEA e sfruttandone l’effetto moltiplicatore, consentirà l’attivazione di nuove erogazioni inizialmente per 300 milioni di euro, replicabili nel tempo

  • Il secondo pilastro riguarda invece la formazione e lo sviluppo delle conoscenze. Nasce infatti una Agri-Business School che poggia su tre macro aree tematiche: competenze di base, ovvero un percorso formativo per acquisire le principali conoscenze finanziarie; Export Management, che comprende sessioni formative dedicate a tematiche di internazionalizzazione; e Innovazione, che propone sessioni formative su tematiche di particolare attualità come la filiera corta, la tracciabilità e l’agricoltura di precisione.

Molto importante è inoltre il concetto di “Smart Agriculture”. Per questo nasce oggi “Value for Food”, l’iniziativa congiunta di UniCredit, Cisco Systems Italy (azienda leader nelle tecnologie del digitale) e Penelope Spa (azienda napoletana leader in tecnologia e know-how per il digitale nell’Agri-Food) rivolta a finanziare e realizzare programmi di evoluzione tecnologica delle Aziende Agroalimentari, che sappiano coniugare le esigenze di comunicazione e marketing territoriale, di efficientamento e automazione dei processi di filiera, di dematerializzazione e di digitalizzazione degli asset informatici. L’iniziativa mira a predisporre un’offerta di servizi alle Aziende Agricole – dalla formazione alle piattaforme digitali – sostenuta da un programma di finanziamento. Value For Food è lo strumento che consente la valorizzazione del proprio marchio e dell’immagine del Made In Italy (branding), la difesa dalla contraffazione diffusa dei prodotto (anticontraffazione), l’efficientamento dei processi produttivi garantendo la sinergia con i fornitori e i distributori (tracciabilità) e il vantaggio competitivo a livello internazionale.

‹‹L’agroalimentare è uno dei settori di eccellenza al Sud e può offrire importanti opportunità di crescita per l’economia locale – ha affermato Massimo Morselli, Area Manager Puglia Nord di UniCredit. Le imprese meridionali del settore hanno inoltre mostrato una certa vitalità, sfruttando la leva dell’internazionalizzazione per rilanciare la propria competitività, come dimostrato dal dato sulle esportazioni che nell’ultimo anno sono state pari a circa 5 miliardi ed in crescita del 12%. Tuttavia sono ancora troppo sottodimensionate e ciò costituisce un limite da superare. L’obiettivo che con questo progetto ci poniamo è quello di fornire tutti gli strumenti necessari perché gli imprenditori locali del settore possano cogliere appieno le opportunità che i mercati, nazionali e internazionali, offriranno»

*Valore Aggiunto: Differenza fra il valore della produzione di beni e servizi e i costi sostenuti per l’acquisto degli input produttivi

(foto: fonte la rete, non strettamente connessa alla notizia)

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