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Scirocco, polveri e tergicristalli Come proteggere l’auto

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Scirocco, polveri e tergicristalli

 

L’arrivo della cosiddetta sabbia del deserto, le polveri trasportate dallo Scirocco che partono dall’Africa e arrivano in tutt’Italia, è ormai diventato un appuntamento prevedibile. Oltre al caldo insopportabile, le polveri pongono dei problemi di benessere fisico, ma non solo.

 

Come sappiamo ormai dalle tante normative per l’abbattimento dell’inquinamento atmosferico, le polveri sottili possono essere nocive per la salute, se scendono sotto una soglia critica di diametro e oltre una certa concentrazione.

 

Così, quando scatta lo Scirocco africano, la soluzione migliore è rimanere in un ambiente chiuso, come a casa, in ufficio o in auto, e aspettare che l’atmosfera si pulisca con una bella pioggia. L’alternativa? Indossare una mascherina professionale (FFP2 o FFP3).

 

Come proteggere l’auto

 

Come proteggo la mia Panda? Tra gli effetti delle polveri sospese ci sono anche dei danni alla macchina. In particolare, vengono influenzati il sistema di aspirazione (filtri intasati o aria contaminata), la visibilità e l’integrità del tergicristallo, ugelli inclusi.

 

Se sei in viaggio con la tua Panda e arrivano le polveri, la scelta migliore sarebbe portare l’auto al riparo, se c’è un parcheggio coperto nei paraggi, ad esempio sotto a un supermercato. Far andare le spazzole tergicristallo con le sabbie sospese non aiuta molto, soprattutto se si aggiunge acqua.

 

Il movimento dei tergicristallo dovrebbe sempre avvenire sul bagnato, con un detergente che scioglie le impurità. Ma questo non funziona sulle polveri sottili. Si rischia di “impastare” le polveri, che comunque verrebbero trascinate sul parabrezza, col rischio di danneggiare sia il tergicristallo che il vetro stesso. Maggiori informazioni sulle spazzole Panda si trovano sul sito auto-doc.it.

 

Un altro rischio è per la vernice della carrozzeria. Quando le polveri si depositano, come facciamo a toglierle? Sfregare a secco è fuori discussione, ma anche con acqua si rischia di graffiare la vernice. L’ideale sarebbe aspirare, o meglio ancora soffiare via le polveri con un getto d’aria.

 

Se le spazzole si rovinano, purtroppo vanno cambiate. Maggiori informazioni su come scegliere le spazzole tergicristallo su auto-doc.it. Ma se si circola troppo a lungo e le polveri entrano nell’aspirazione e ci viaggia col filtro dell’aria intasato, i danni possono essere più gravi: meglio evitare!

 

Come mettersi al sicuro in anticipo

 

L’arrivo delle nubi di polveri dall’Africa in genere è previsto e monitorato dal sistema meteo. Ma non tutti guardano le previsioni del tempo ogni giorno. Allora, come fare per individuare le polveri e mettersi al sicuro prima di trovartele addosso?

 

Le polveri del deserto hanno un colore rossastro e quando sono dense oscurano l’atmosfera. Il cielo si fa di un colore quasi infuocato che si nota da lontano. Per quanto sia veloce il vento, l’arrivo delle polveri si può notare almeno con un’ora di anticipo.

 

Per chi viaggia spesso lontano da casa, anche avere in auto una mascherina può essere utile. Mal che vada, non si subiscono danni alla salute respirando le polveri leggere. Anche degli occhiali di protezione possono aiutare, per evitare che la sabbia entri negli occhi (può dare infezioni e comunque è molto fastidiosa).

 

Perché le polveri del deserto arrivano da noi?

 

L’arrivo di materiale sospeso che percorre migliaia di chilometri col vento è effetto di due fenomeni. Il primo è dato da delle turbolenze che creano un movimento verticale dell’aria nel deserto (convezione). Si tratta di tempeste di sabbia (haboob), soprannominate anche “diavolo di sabbia”.

 

Il secondo fenomeno è dato dagli ampi movimenti d’aria nell’atmosfera, che spesso portano prima l’aria calda (e le polveri), poi creano le perturbazioni scontrandosi col fronte freddo. In particolare, le polveri seguono una corrente a getto subtropicale in direzione sud-nord.

 

Le polveri cadono quando il vento perde potenza, il che può avvenire nelle zone più vicine, come nelle isole più a sud, ma può arrivare anche a superare le Alpi, anche se spesso si ferma prima. Si sono trovate tracce anche in Groenlandia!

 

Conclusione

 

Se arriva un vento giallo scuro o rossastro, è meglio mettersi al riparo: sono le polveri africane. C’è un rischio per la respirazione, ma anche per la carrozzeria dell’auto. Proteggiamo la nostra salute e la nostra macchina!




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