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Xylella: innesti ulivi monumentali, “grave ritardo del protocollo regionale” Coldiretti Puglia

torchiarolo ulivi sradicati 1

Di seguito un comunicato diffuso da Coldiretti Puglia:

“E’ grave il ritardo della Regione Puglia sul protocollo per regolamentare la pratica degli innesti per salvare gli ulivi monumentali. L’innesto può rappresentare una speranza per il mondo produttivo olivicolo-oleario, ma soprattutto può rappresentare la speranza della tutela paesaggistica della Piana degli Ulivi Secolari e del Salento, attraverso un protocollo tecnico di utilizzo, in modo da avere riferimenti chiari”, denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.

“Nell’area di Fasano, Ostuni, Carovigno e Monopoli sono presenti 250mila ulivi, esemplari di pregio straordinario – incalza il presidente Muraglia – che potrebbe fregiarsi della prestigiosa dichiarazione di ‘sito patrimonio dell’Unesco’, azione per cui abbiamo sostenuto il Parco delle Dune Costiere nel percorso di riconoscimento della Piana degli ulivi monumentali quale patrimonio dell’Unesco. E’ impensabile che questo immenso patrimonio vada perduto”.

È bene precisare che al momento si tratta di una speranza confortata da alcune evidenze empiriche emerse da tre anni di sperimentazione sugli innesti ed emerse da alcune piante innestare da molti anni sul territorio salentino ormai devastato dal batterio – spiega Coldiretti Puglia – considerato che l’innesto è una pratica agronomica reversibile che consente di avere una possibilità di salvezza per gli alberi monumentali.

“Non esistono cure per salvare gli ulivi infetti da Xylella, unica strada è la convivenza con il batterio attraverso la pratica dell’innesto per salvaguardare almeno gli ulivi monumentali. Per questo abbiamo costituito il Consorzio Innesti tra Coldiretti, UNAPROL e Consorzio DOP Terre d’Otranto, di cui fa parte un Consiglio scientifico, per mettere a regime una pratica a cui si sono dedicati tecnici ed esperti finora in maniera volontaria e a proprie spese, coadiuvati dal CNR, che hanno in questi anni sperimentato la pratica degli innesti e sovrainnesti sugli ulivi”.

Sul fronte della ricerca Donato Boscia del CNR ribadisce le 4 linee di attività di contrasto alla Xylella con le ‘osservazioni continue in area infetta per la ricerca di olivi asintomatici, i campi sperimentali per la valutazione della suscettibilità di cultivar diverse all’infezione di Xylella fastidiosa, il sovrinnesto di alberi infetti per una più rapida identificazione di fonti di resistenza e la Selezione e caratterizzazione di olivi spontanei asintomatici”.




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