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Bruno Vespa e vertici Rai, denuncia per apologia di reato Dopo l'intervista al figlio di Totò Riina prende l'inizativa Confedercontribuenti, anche nei confronti di Monica Maggioni e Paolo Campo Dall'Orto. Il giornalista aquilano sabato a Taranto

bruno vespa a taranto

Il giornalista abruzzese, che sabato sarà a Taranto per un seminario, ha spiegato che per combattere la mafia bisogna conoscerla. La trasmissione dell’intervista a Salvo Riina, figlio del capomafia, ieri sera c’è stata. Di seguito un comunicato diffuso da Confedercontribuenti:

Nelle prossime ore l’Avv Cristian Leonardi, su incarico del Presidente Nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro, presenterà una denuncia per APOLOGIA DI REATO nei confronti del giornalista Bruno Vespa, del Presidente della RAI Monica Maggioni e del Direttore Generale Antonio Campo dell’Orto per il programma “Porta a Porta” in cui è stato ospite Salvo Riina.

Roma, 7 aprile 2016 – Bruno Vespa alla trasmissione “Porta a Porta” su RAI1 di mercoledì 6 ha invitato il figlio del mafioso Toto Riina per la presentazione del suo libro. Questo atteggiamento a dir poco scabroso e si aggiunge a quello di qualche mese fa quando invitò in trasmissione i parenti dei Casamonica.

“Perché Bruno Vespa, che è in cerca di scoop, invece di dare spazio mediatico alle mafie,  non dà spazio alle problematiche degli italiani: pressione fiscale, equitalia, anatocismo ed usura bancaria, suicidi dettati dalla disperazione?” – chiede disgustato il presidente nazionale di Confedercontribuenti Carmelo Finocchiaro.

L’ ennesimo attacco alla legalità e alla lotta alla mafia che denota mancanza di rispetto per le vittime, i loro familiari e tutti gli italiani onesti.

“Questo atteggiamento colpisce ancora una volta le vittime della criminalità mafiosa.  Noi di Confedercontribuenti che abbiamo fatto della lotta alle mafie e la diffusione della legalità uno dei nostri scopi sociali, senza bavagli e censure chiediamo che  Bruno Vespa e  la dirigenza RAI   vengano perseguiti per apologia di reato poiché  con il denaro degli italiani hanno  contribuito a diffondere la “cultura mafiosa”, di chi ha già 8 ergastoli, come Toto’ Riina, e una condanna a 8 anni di carcere, come il figlio, improvvisamente diventato scrittore.” – conclude Finocchiaro.

bruno vespa a taranto




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