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Puglia, riordino ospedaliero: ieri manifestazione a Grottaglie, “da mesi sollecitiamo le dimissioni dei sindaci” Comunisti italiani: per richiamare l'attenzione bisogna dare sostanza, anche con "azioni forti di notevole impatto anche mediatico", alla protesta. Clamoroso errore nel piano: non ci sono i posti di neonatologia

ospedale grottaglie

L’assessorato alla Sanità rassicura: è solo un errore della stampante. Oggi l’errore, clamoroso, viene corretto. E i posti letto di neonatologia in Puglia ricompariranno, dopo essere letteralmente spariti nella stesura dei giorni scorsi, nel piano di riordino ospedaliero. Su cosa si sia basato tutto il dibattito, senza un dato di tale importanza, chissà.

Di seguito un comunicato di Ciro Manigrasso, responsabile per la sezione di Monteiasi del partito dei comunisti italiani:

La sezione del PCd’I di Monteiasi ha aderito alla manifestazione promossa dal Comitato in difesa dell’ Ospedale di Grottaglie, rifiutandosi di partecipare.
Si potrebbe ipotizzare una grossissimo controsenso invece non lo è affatto.
Da molti mesi, come sez. del PCd’I di Monteiasi continuiamo a sollecitare le Amministrazioni Comunali dell’intero bacino n° 6 a delle azioni forti di notevole impatto anche mediatico, vedi, Dimissioni di Tutti i Sindaci, vedi richiesta fatta a tutti i Sindaci di convocare i Consigli Comunali aperti ai Cittadini e a tutte le Forze Politiche, Sindacali e alla partecipazione del personale Medico e non solo, anche ai Medici di base che potrebbero dare sostanza alla protesta con serie motivazioni riguardante la situazione AMBIENTALE e PATOLOGICA di tutta l’Area della Provincia di Taranto.
Dalla mancanza del personale, alla mancanza di reparti con personale ed attrezzature all’avanguardia, nonché una medicina di base per poter accorciare le famose liste di attesa, altrimenti i pazienti moriranno prima di avere una diagnosi reale della malattia.
Ci sembrano queste proposte fatte con serietà e consapevoli delle grosse difficoltà in cui si trova la sanità Pugliese.
Non ultima la inutilità della costruzione del nuovo Ospedale San Cataldo, se sarà costruito o rimarrà, come nostro solito, una opera incompiuta, perché, se il problema è liberare l’area dove insiste il SS Annunziata per speculazioni edilizie, si poteva ampliare il Moscati a Paolo Sesto con notevoli risparmi per la collettività.
Per finire bisogna tenere conto che il Piano fatto dalla Regione Puglia, può essere stravolto dai burocrati del Ministero della Salute dove c’è il rischio che chiedono alla stessa Regione di fare ulteriori tagli ad ospedali e servizi.
Infine, i tantissimi personaggi che dicono di essere contrari al Piano e alla chiusura dell’Ospedale di Grottaglie, sono in gran parte, gli stessi che alla Regione Puglia prima ed al Parlamento successivamente voteranno favorevolmente a questo riordino ed a altri tagli che lo stesso Governo farà sul nostro territorio.




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