Di Maio e Salvini vincono le elezioni, Renzi e Berlusconi le perdono. Il rottamatore (e non solo lui) ha distrutto un patrimonio di consensi che era quello del partito democratico e oggi forse si dimette da segretario nazionale Pd, il cavaliere si è fatto superare dal leghista nella competizione in seno alla coalizione. Fra i tanti travolti, Grasso e Boldrini e D’Alema (per lui il 4 per cento circa nel collegio di Nardò). Nessuno, comunque, è in grado di mettere su un governo sostenuto da una maggioranza parlamentare. Ora, più delle percentuali, avrà più valore l’attribuzione del numero di seggi in parlamento. Da lì dipenderà il conferimento dell’incarico per la formazione del nuovo governo.
A proposito di seggi: nei collegi uninominali, se non è cappotto gli si avvicina, da parte del movimento 5 stelle al sud (mentre al nord spadroneggia il centrodestra). In Puglia si prospetta un clamoroso 24-0 nei collegi uninominali da parte M5S, 16 alla Camera e otto al Senato. Le uniche possibilità che vedono ancora in gioco il centrodestra, talvolta su talvolta in svantaggio, sono nei due collegi di Foggia con Spezzati (Senato) e Di Donna (Camera). I dati ufficiali peraltro giungeranno in giornata. In alcuni casi, superati i centomila voti.
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