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Bari: Sanità vs Salute, la senatrice a vita fra i protagonisti dell’incontro Elena Cattaneo, biologa di fama mondiale. Autrice del libro "Ogni giorno. Tra Scienza e politica"

elena cattaneo

Di seguito un comunicato degli organizzatori:

La senatrice a vita Elena Cattaneo, docente di Farmacologia dell’Università degli Studi di Milano, autrice del recente libro ‘Ogni giorno. Tra Scienza e Politica’ e biologa di fama mondiale è tra i protagonisti dell’incontro ‘SANITA’ Vs SALUTE’ promosso daNextlaw, studio legale di diritto amministrativo con sedi a Bari e Lecce in corso in questi minuti al Petruzzelli .

«L’attuazione del diritto alla salute – dichiara Luca Clarizio, managing partner di Nextlaw –   richiede un’organizzazione sanitaria efficiente, fondata sulla ricerca, l’innovazione scientifica e tecnologica. La gestione sanitaria si sviluppa su un campo di regole nel quale si misurano quotidianamente, anche con conflitti, amministrazioni, operatori del settore e utenti. Molto può essere fatto ancora; in tal senso è necessario che la politica abbia sguardo lungo per immaginare un’organizzazione sanitaria moderna con al centro il cittadino e il suo bisogno di salute».

 

«La ricerca scientifica –spiega la senatrice Elena Cattaneo – non ha altro scopo se non quello di garantire il benessere del cittadino. Su questa stessa strada devono procedere anche le istituzioni, legando le loro scelte alle necessità del Paese. Non mi stanco mai di ripetere che si deve dare la possibilità alla scienza di affiancare chi è chiamato a prendere decisioni pubbliche. Invece spesso accade il contrario; è successo anche qui in Puglia con la vicenda Xylella, dove gli scienziati che all’Università di Bari e al CNR studiavano come debellarla sono stati indagati dalla magistratura anche perché sospettati di avere introdotto il batterio. Quando le strade di scienza e istituzioni pubbliche si dividono si genera un cortocircuito e chi ne paga le conseguenze è il cittadino».

 

«I dati statistici – conferma Nicola Costantino, professore ordinario di Ingegneria Economico Gestionale del Politecnico di Bari –confermano che in Italia qualità e durata media della vita si attestano ai livelli più elevati nei confronti internazionali, nonostante una spesa sanitaria, in termini percentuali rispetto al PIL, inferiore alla media europea e statunitense. Preoccupa la deriva culturale, sottolineata dalla professoressa Cattaneo che induce la politica a prese di posizione irrazionali su temi come l’impiego delle cellule staminali, gli OGM e la lotta alla xylella. Medioevo cui va opposto un “nuovo illuminismo” che solo la comunità scientifica può, e deve, proporre con forza».

 

Secondo Tommaso Fiore, professore ordinario di Anestesia e Rianimazione all’Università degli Studi di Bari «Da una lettura costituzionale del binomio salute-sanità si è passati allo sviluppo teorico di una contraddizione basata sui concetti di “stili di vita”, da una parte, e di “sostenibilità finanziaria”, dall’altra. In pratica, chi si ammala se l’è andata a cercare e per di più fa spendere soldi. Con buona pace dei determinanti fondamentali della salute (reddito, occupazione, istruzione) il cui studio, insieme all’elaborazione di indicatori di equità, è lasciato a pochi volenterosi sognatori. Intanto avanzano le differenze regionali di assistenza, la cui responsabilità è sbrigativamente attribuita ad incapacità gestionali, ignorando la storia».

 

Sul tema della sanità pugliese, alla luce del Piano di riordino ospedaliero, approvato in questi giorni dalla giunta regionale, il commissario straordinario di ARES Puglia Giancarlo Ruscitti dichiara che «Le professionalità nella nostra Regione – ha specificato Ruscittisono tante e di buon livello, ma occorre apprendere velocemente il valore del “lavorare in rete”, che rappresenta una delle leve con cui le regioni più efficienti riescono a soddisfare i bisogni sanitari e sociosanitari della popolazione residente. Il riordino della rete ospedaliera sarà di stimolo per un’organizzazione territoriale capace di “farsi carico” delle cronicità e della quota crescente di popolazione anziana e al tempo stesso consentire una più consapevole gestione dell’infanzia e dell’età evolutiva. Infine è obiettivo fondamentale perseguire con successo il ricambio generazionale delle nostre professionalità».

elena cattaneo

 

 

 

 

 




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1 Comment

  1. Tutto sommato è stato piacevole assistere. L’aspettiamo anche nella nostra città per riprendere il discorso che merita sicuramente degli approfondimenti.

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