Tre sedi a Bari, una a Modugno e una, per udienze di particolare evidenza, il bunker di Bitonto. La giustizia penale, da oggi, a Bari è questa. Con i dipendenti amministrativi smistati qua e là, in sedi peraltro insufficienti e tutti non potranno lavorare contemporaneamente, tanto per chiarirsi. In condizioni del genere la giustizia penale è di fatto bloccata, nel capoluogo regionale. Una sorta di incubo è, ad esempio, la necessità di procedere con settantamila notifiche da ottobre, per procedimenti penali, sapendo che nelle condizioni attuali tale attività è impossibile.
Tutto ciò, per losgombero voluto dal ministero della Giustizia, del palazzo di via Nazariantz per il quale il sindaco aveva pure disposto una proroga della scadenza. In quel palazzo, almeno fino a dopodomani, rimangono a lavorare i giudici. Solo loro.