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Bari: palazzo di giustizia sgomberato, l’Inail impugna l’ordinanza Al Tar verrà esaminato il provvedimento che ha sancito l'inagibilità dell'immobile di via Nazariantz. Lega: il progetto Pizzarotti avrebbe risolto il problema da anni

bari crepa palazzo di giustizia 1

L’Inail, proprietario dell’immobile, ha impugnato l’ordinanza. Al Tar, dunque, sarà discusso il provvedimento del Comune di Bari che ha dichiarato inagibile, con ordine di sgombero, il palazzo di giustizia di via Nazariantz.

Di seguito un comunicato diffuso dalla Lega-Bari:

La Lega prosegue coi lavori sul territorio, ripartendo dal caso del Palagiustizia di via Nazariantz, dichiarato inagibile dallo scorso maggio. Secondo la dirigenza leghista, appoggiata dai consiglieri comunali Romito,Picaro e Carrieri, il progetto Pizzarotti sulla Cittadella della Giustizia sarebbe una tre le soluzioni più plausibili per realizzare, in tempi brevi (36 mesi) e a costo zero per l’amministrazione, il Polo giudiziario del capoluogo. <<Siamo disposti a valutare qualsiasi progetto, affinché il Polo della Giustizia venga costruito in tempi brevi e a costi contenuti per l’amministrazione. A tal proposito la Cittadella della Giustizia, progettata da Pizzarotti, sarebbe stata una tra le soluzioni più fattibili per risolvere il problema logistico dei tribunali- lo dichiara l’On. Anna Rita Tateo della Commissione Giustizia e Segretario di Presidenza della Camera – perché si sarebbe già potuto creare da anni un polo dove riunire tutti gli istituti della Giustizia, compresi il Giudice di Pace, il Tar e le Commissioni Tributarie>>. Sarà quindi una priorità della Lega Pugliese quella di portare il progetto all’attenzione del Ministro Bonafede, che a breve convocherà un tavolo per discutere del nuovo palazzo di Giustizia di Bari. <<Tra l’altro, la soluzione proposta dal Sindaco Decaro ovvero quella di creare il Polo della Giustizia nell’ex caserma di via Alberotanza non risolve il problema degli spazi, essenziali per poter organizzare tutti gli uffici in maniera consona. La nuova struttura dovrà, peraltro, prevedere degli asili nido per le operatrici del settore con bimbi piccoli, perché da mamma e avvocato, ritengo sia diritto da garantire in una città civile>>. Il consigliere comunale leghista- Fabio Romito – attacca l’amministrazione di centro sinistra per aver speso oltre 300mila euro per gli studi di fattibilità del Polo nelle ex casermette senza produrre alcun risultato. <<La priorità della Lega è quella di dire la verità – dichiara Romito – e se oggi la giustizia a Bari si esercita nella tendopoli la responsabilità è unicamente del centro sinistra cittadino, il quale per 14 anni ha avuto la competenza dell’edilizia giudiziaria ma ha pensato solo ad osteggiare un progetto come quello della Cittadella della Giustizia, senza proporre altre soluzioni concrete>>. <<Prendiamo atto che l’Azienda Pizzarotti ha scritto al ministero dicendo di essere pronta a costruire il Polo giudiziario – prosegue – quindi al netto del lungo periodo da oggi si potrebbe iniziare a parlare di medio termine se il progetto venisse approvato. Da avvocato poi – spiega – non sono favorevole alla sospensione dei termini per calamità naturali perché l’unica calamità naturale verificatasi a Bari è stata il centro sinistra, il quale dopo anni d’immobilismo, vorrebbe scaricare le responsabilità sul neo Ministro della Giustizia. L’On. Bonafede, ad un mese dalla nomina, ha già fatto abbastanza recandosi sul posto per valutare la situazione e incontrando gli addetti ai lavori per cercare una rapida soluzione che però – conclude – non deve prevedere trasferimenti di uffici in sedi fuori città>>. Un tema quello delle sedi giudiziarie che accende i toni della prossima campagna elettorale. Il segretario cittadino del carroccio – Avv. Pino Monaco – unitamente alla sua squadra sul territorio parla di <<Problema di civiltà relativo alle sedi fatiscenti dei luoghi dedicati alla giustizia e della politica clientelare del centro sinistra che ha osteggiato un progetto, di fatto a costo zero per l’amministrazione, per finanziare studi di fattibilità inconcludenti e avallare promesse elettorali mai mantenute>>. Con la Cittadella della Giustizia – sottolinea Monaco – si risolverebbero non solo i problemi logistici della giustizia ma si creerebbero nuovi posti di lavoro e si potrebbero accentrare tutti gli uffici comunali nella vecchia sede di Piazza De Nicola con un risparmio notevole sui canoni di locazione>>. <<A chi ci accusa in maniera strumentale di voler isolare il quartiere Libertà – prosegue – rispondiamo che il progetto prevede anche la creazione di strutture socialmente utili per i cittadini tipo sale cineforum e luoghi di aggregazione per agevolare l’inclusione e combattere il disagio sociale, tutte cose di cui la sinistra non si è occupata in questi anni preferendo speculare sulle problematiche piuttosto che impegnarsi a risolverle. La parola d’ordine che prefigge l’obiettivo – conclude – è liberare prima Bari e poi la Puglia dal PD così come già avvenuto nel resto d’Italia>>. Dello stesso avviso anche l’On. Rossano Sasso e il Segretario Regionale della Lega -Andrea Caroppo- i quali consapevoli delle difficoltà a cui tutto il personale della giustizia deve far fronte per l’incuria dell’amministrazione vigente, auspicano ad una risoluzione in tempi brevi della logistica dei tribunali e dell’approvazione di un progetto che consenta,finalmente, il corretto svolgimento delle funzioni giudiziali.




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