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Il videomaker foggiano che ha ripreso il figlio di Salvini su acquascooter della polizia trattato come un pedofilo dal ministro Valerio Lo Muzio stava facendo il suo lavoro. Invece del rispetto di una risposta è arrivata una vergognosa offesa

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Vada a riprendere i bambini, che le piacciono.

Questa la risposta del ministro dell’Interno al giornalista pugliese che gli chiedeva conto della presenza del figlio di Salvini su un acquascooter della polizia.

Ecco, di questi comportamenti non se ne può più. La volgarità, che tanto sta piacendo (perfino) a buona parte degli italiani semplicemente perché dà loro modo di comportarsi nello stesso mido, la volgarità si diceva, va denunciata.

Il ministro deve rispondere alle domande, non insinuare porcherie nei confronti di chi è lì perché il suo lavoro è fare domande.

Non meno grave il fatto che i colleghi presenti alla conferenza stampa non abbiano lasciato solo, a dire le sue schifezze, quell’individuo.

Aldo Moro andava al mare in giacca e cravatta perché l’onorabilità dell’istituzione era sopra tutto. Che diavolo di salto indietro ha fatto questo Paese. Dov’era nascosto tutto questo.




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2 Comments

  1. Direttore non si meravigli.
    Il problema non è il videomaker che ha fatto il suo lavoro, ma la testata giornalistica che ha uriluzzzto il video facendo propaganda negativa per la sinistra tanto da far raddoppiare i consensi della lega.
    Bisogna cambiare strategia se no quello presto supererà il 50% dei consensi.
    Non faccia anche lei l’errore di condannare chi segue la lega.
    Lei da sempre rispetta tutte le idee anche quelle che non condivide.
    Avanti

    1. Grazie per il suo intervento. Ovviamente le idee, tutte, sono da rispettare. Anche il lavoro giornalistico. Questo è ciò che mi preoccupa. La strategia anti-Salvini, totalmente sbagliata, non è del resto il mio problema che è quello di dare notizie. (agostino quero)

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