L’ingegner Porsche fu un autentico genio del secolo scorso. Tanto per fare un esempio, progettò l’auto che conosciamo con il nome di Maggiolino, la Volkswagen che, nelle intenzioni di Hitler, doveva essere funzionale e accessibile alle tasche di tutti i tedeschi. L’ingegner Porsche inventò un sistema di autotrazione che ha di molto evoluto il mondo dell’auto. Cadde in disgrazia rispetto al führer quando progettò un carro armato potentissimo ed enorme, secondo le indicazioni di Hitler. Il carro armato, potentissimo, era: e faceva tremare ogni cosa al solo passaggio. Ma era anche “troppo” enorme: non passava sotto i ponti. Fine della carriera da genio di regime, per Porsche. Il quale, peraltro, mise su la sua Casa automobilistica, lui innovatore com’era. Infatti, le Porsche sono dei gioielli, di meccanica oltre che di bellezza. E di costo. Da sempre.
Quel cognome, da noi, a parte rappresentare un emblema di stile e facoltà economica, può al contrario essere molto molto insidioso. Se ne sono accorti a Ceglie Messapica, con la delibera di giunta comunale risalente al 20 luglio. La “s” di Porsche si è dileguata, e non una volta sola, nel provvedimento (immagine tratta da brindisireport.it). Così è formalmente venuto fuori il sostegno, con l’ospitalità, da parte del Comune cegliese, a un raduno di Porche. Con una sottolineatura: la manifestazione è “Porche only”. Soltanto porche. Del tipo: se non sono assatanate proprio, non le vogliamo. Letto, votato e sottoscritto. Ovviamente di un’incredibile disavventura si tratta (e a chi non capita… ), la manifestazione di vetture fra le più belle al mondo si fa e per gli speranzosi di qualche ora al di là dei limiti inibitori in chiave ormonale, difficilmente sarà aria.
Ps: rimanendo in tema. Un lettore fa notare, riguardo alle auto, quanto sdrucciolevole sia diventato anche il cambio di nome della Fiat. Vuoi che fino alla fine, con Fca, qualcuno non ci caschi?
