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Taranto, siderurgico: pavimentazione parco loppa, a metà dell’opera Comunicazione Arcelor Mittal. Oggi incontro con i sindacati sul monte ore

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Di seguito un comunicato diffuso da Arcelor Mittal:

Un altro importante passo avanti nel Piano Ambientale: è stato completato il 50% dei lavori di pavimentazione del Parco Loppa, all’interno dello stabilimento siderurgico di Taranto.

L’opera – i cui lavori di realizzazione sono stati affidati a una ditta pugliese – sarà ultimata entro la fine del prossimo settembre, ossia meno di 12 mesi dall’ingresso di ArcelorMittal Italia a Taranto e nel pieno rispetto delle scadenze stabilite dall’Addendum al contratto di affitto.

La pavimentazione non è, peraltro, l’unico intervento che verrà realizzato nel Parco: è, infatti, previsto anche il barrieramento su tutto il perimetro dell’area in modo da ridurre al massimo la dispersione delle polveri.

Il progetto per il confinamento prevede anche l’impermeabilizzazione della superficie del Parco, mediante un sistema di raccolta delle acque piovane e di quelle provenienti dalla loppa stessa. L’acqua confluirà in 5 vasche situate sul perimetro del parco e verrà inviata, con un sistema di pompe, a un impianto di trattamento.

Gli interventi al Parco Loppa, insieme alla copertura dei Parchi minerari, sono solo i più significativi del Piano ambientale più ambizioso di sempre: oltre 1 miliardo di euro di investimenti entro il 2023, per un totale di 69 progetti che riguardano suolo, aria, acqua e per i quali stiamo rispettando tutte le scadenze con l’obiettivo di far diventare lo stabilimento di Taranto il polo siderurgico tecnologicamente più avanzato e sostenibile d’Europa.

Di seguito un comunicato Usb:

In data 24 05 2019 Arcelor Mittal ha convocato le OO.SS per discutere la questione delle agibilità sindacali “Monte ore sindacale”. Come USB non ci siamo presentati a causa di un malinteso sull’orario fissato per l’incontro, e di questo ci scusiamo, approfittiamo comunque di questa comunicazione per chiarire la nostra posizione sull’ argomento in oggetto. Ad oggi sono in vigore diversi accordi sul Monte ore sindacale, alcuni firmati da FIM FIOM UILM e l’ultimo in ordine cronologico, sottoscritto da FIM FIOM UILM e FLM-CUB, nessun accordo sul monte ore è mai stato siglato da USB. Ribadiamo quanto abbiamo più volte esplicitato nel corso degli ultimi anni che la molteplicità degli accordi ha creato da sempre, una disparità di trattamento tra le organizzazioni sindacali, da un lato FIM FIOM UILM nettamente avvantaggiate dall’altro USB sempre e comunque discriminata, basti pensare che FIM FIOM UILM tramite accordi sottoscritti in esclusiva partono con circa 7000 ore pro-capite a testa in più rispetto agli altri. A ciò aggiungiamo anche l’accordo sulle RLS di nomina produce, per effetto di quanto convenuto sempre da FIM FIOM UILM -azienda , 1 RLS di nomina a testa per queste organizzazioni, come se il diritto alla sicurezza fosse esclusiva di FIM FIOM UILM. Quindi primo elemento chiaro è il trattamento di miglior favore riservato da AS prima e da ARCELOR ora, nei confronti di Fim Fiom Uilm. Monetizzando il costo del monte ore ne esce fuori che FIM FIOM UILM ricevono in dono circa 100.000,00 € a testa ( a tanto equivalgono7.000 ore di permessi sindacali) usati tra l’altro nelle maniere più stravaganti come più volte denunciato nel corso degli anni. Detto questo ci sembra in forte distonia discutere di “agevolazioni sindacali” in un momento in cui 1661 lavoratori sono posti in cigs a retribuzione ridotta con una sentenza che condanna ARCELOR per condotta antisindacale e con la fuoriuscita delle classifiche parziali che dimostrano le centinaia di anomalie denunciate, QUESTO È L’ARGOMENTO CHE BISOGNA DISCUTERE NELL’IMMEDIATO. In ultimo vi comunichiamo che a nostro parere il monte ore andrebbe totalmente abolito e le somme corrispondenti a ciò dovrebbero essere impiegate per RICHIAMARE a lavoro i colleghi ad oggi collocati in AS.

Di seguito il comunicato Fiom-Fim-Uilm:

Dopo le dichiarazioni a mezzo stampa da parte della USB che accusa Fim, Fiom e Uilm di tessere rapporti segreti con il management di Arcelor Mittal Italia, le scriventi OO.SS. respingono al mittente ogni illazione consumata nei propri confronti, riservandosi altresì di adire le vie legali.
È giunto il momento di dire basta ad una campagna denigratoria e priva di ogni fondamento. Come propria abitudine Fim, Fiom e Uilm – da sempre – hanno parlato dopo aver raccolto elementi veri: «La politica del populismo non ci appartiene».
Contrariamente a quanto affermato in uno di questi tavoli, Fim, Fiom e Uilm stanno approfondendo i contenuti delle graduatorie inviate da Arcelor Mittal e di cui molto si sta parlando in questi giorni, senza possedere elementi chiari ed inequivocabili sui criteri adottati dalla stessa AM Investco, nel selezionare le maestranze.
Motivo per cui Fim, Fiom e Uilm hanno chiesto immediatamente un incontro chiarificatore all’azienda; confronto che si terrà nei prossimi giorni.
«Solo dopo aver chiarito con l’azienda ogni dubbio sorto in queste ultime ore (assunzioni in AM Investco e gestione della fabbrica) potremo pronunciarci sui percorsi da mettere in campo».
L’occasione, si spera, sia propizia anche per affrontare i temi legati al mondo dell’Appalto, con i lavoratori tutt’ora in ansia per il proprio destino.
Certamente, Fim, Fiom e Uilm, non staranno a guardare, segnalando ogni eventuale inadempienza riscontrata, tutelando realmente gli interessi dei lavoratori coinvolti.




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