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Prostituzione minorile a Bari: serve “un tavolo interistituzionale per affrontare subito la questione” Coordinamento nazionale comunità di assistenza

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Di seguito il comunicato diffuso da Cnca:

Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza (CNCA) Puglia, Caritas diocesana di Bari – Bitonto, Migrantes Bari – Bitonto, Cismai Puglia, Fondazione Formazione intervento e ricerca per il servizio sociale (FIRSS), Unicef Bari, Prof.ssa Silvana Calaprice delegata Infanzia e Adolescenza Università degli Studi di Bari e dott.ssa Rosy Paparella Garante dei minori Puglia esprimono sgomento e forte preoccupazione per quanto emerso nel servizio della trasmissione “Le Iene” riguardante situazioni di prostituzione minorile a Bari. Il fatto che siano coinvolti minorenni, anche bambini, rende urgente un intervento incisivo da parte delle istituzioni e di tutti coloro che sono impegnati nella difesa dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Per questo le sopra citate organizzazioni chiedono di convocare, in tempi brevissimi, un tavolo inter-istituzionale – composto da Regione, Comune di Bari, prefettura, polizia locale, servizi pubblici e terzo settore – per affrontare in modo adeguato la questione. Solo il lavoro integrato dei diversi attori coinvolti infatti, può permettere di individuare e realizzare tutti gli interventi richiesti in casi del genere. L’articolazione delle azioni dovrà, poi, essere sostenuta da un appropriato stanziamento di risorse, oggi carente rispetto alle esigenze del territorio.
Riguardo il fatto che diversi dei minorenni coinvolti sarebbero rom, i firmatari del presente documento sottolineano che la loro situazione può essere affrontata solo attraverso un ripensamento degli stessi “campi rom” e con progettualità specifiche. È evidente, infatti, che l’inserimento di tali minorenni in un circuito di prostituzione non riguarda solo singoli bambini e genitori, ma una condizione di vita intollerabile, segnata da marginalità e povertà materiale e culturale, che i “campi rom” producono per la loro strutturale inadeguatezza rispetto agli standard più elementari di esistenza dignitosa.
Infine, le organizzazioni firmatarie fanno presente che se la prostituzione minorile suscita inevitabilmente una particolare indignazione e va strenuamente prevenuta e contrastata con validi interventi di protezione, a Bari come in ogni altro centro della penisola, prospera una radicata prostituzione di adulti, accompagnata nella maggior parte dei casi da una condizione di tratta e grave sfruttamento quando non di vera e propria schiavitù, che dovrebbe anch’essa generare riflessioni e interventi da parte delle istituzioni e dell’opinione pubblica. Per questo, si ritiene che il fondamentale lavoro inter-istituzionale dovrebbe essere promosso e adeguatamente sostenuto a 360°.




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