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Martina Franca: agente viaggi, l’amministrazione comunale tiene lontani ottocento invitati al matrimonio indiano La denuncia del responsabile del locale club Forza Silvio. L'amministrazione comunale tiri fuori una replica, se ce l'ha, perché se fosse vero sarebbe grave

palazzo ducale
Di seguito lo stralcio di una comunicazione inviataci da Paolo D’Arcangelo, responsabile del club Forza Silvio di Martina Franca. L’amministrazione comunale di Martina Franca, se ha una risposta convincente, la dia, perché la denuncia è grave:
“Ieri mattina il titolare di una nota agenzia di viaggi cittadina mi ha rivelato che per il matrimonio indiano era stata fatta richiesta per consentire l’arrivo a Martina degli ottocento invitati per visita e shopping per una intera giornata.
Ma l’amministrazione ha detto: “NO, grazie, troppo impegnativo bloccare il traffico davanti a San’Antonio”.
Lo sanno i commercianti e i ristoratori  martinesi??
Invece ad Alberobello è stato messo tutto a loro disposizione.
Il turismo è una questione di cultura. Di più: è una questione di identità culturale.
Qual è l’identità culturale di questa città? La musica nel centro storico? oppure le fiere di aspirapolveri e strutture per gazebo? O ancora la birra davanti al monumento ai Caduti?
Ancora non l’abbiamo capito, così si propone tutto mischiato. Come nei minestroni, salvo fare gli schizzinosi se arrivano 800 turisti indiani perchè bloccherebbero la città. Mah…”

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6 Comments

  1. il matrimonio si svolge dal 3 al 6 settembre. Bisogna vedere, sempre che la notizia di questa visita a Martina con relativo shopping sia vera, quale giorno fosse stato scelto da questi turisti per venire a Martina. Se il giorno non fosse stato un mercoledì mattina avrebbero potuto, sia pure con notevole difficoltà, far scendere in Corso Messapia i turisti dai 20 pulman necessari per trasferire tutte queste persone. E pur lasciando liberi tutti i parcheggi di Corso Messapia sarebbe stato necessario, comunque, scaglionare l’arrivo dei pulman perchè su tutta quella strada, fino all’incrocio con la strada che costeggia la Farmacia Mega, non si riesce a far fermare (non parcheggiare) più di 10 pulman. Una volta scesi i turisti sarebbe stato possibile far parcheggiare i pulman in Piazza d’Angiò, finalmente liberata dal bivacco dei fruttivendoli in cui l’aveva ridotta, dopo decenni di pessima amministrazione, chi oggi pontifica. Ingestibile sarebbe stato l’arrivo dei 20 pulman se il giorno prescelto per la visita a Martina fosse caduto su un mercoledì mattina con fiera settimanale in pieno centro. Chi oggi inetrviene non si sente minimamente responsabile della mancanza di parcheggi a Martina in grado di accogliere così tante persone? I parcheggi si fanno e non ci si limita a pagare i mutui contratti come è stato per quello di Via Bellini. Perchè in quel caso al danno si associa la beffa.

    1. Grazie per il suo intervento. Poiché la visita a Martina Franca era stata programmata con largo anticipo, una trattativa fra il mercoledì e il giovedì, o il martedì, o un altro giorno ancora, insomma, si fa. Si riesce a fare. La chiusura di un tratto del corso Italia con corso Messapia avrebbe trovato giustificazione in questo arrivo di massa? Con ottocento invitati tutti insieme (e altre centinaia al loro seguito) in una città che proprio traboccante di turisti non è, lo sforzo per un giorno si poteva probabilmente fare. Chiaro che tutti i problemi di viabilità e parcheggi derivano dal passato (e un po’il presente inizia a metterci del suo, comunque) ma questa storia, che difficilmente l’amministrazione pubblica potrà smentire, sembra tanto la storia di un pallone sulla linea di porta, tirato alto. (agostino quero)

  2. Maliziosamente si parla delle responsabilità delle amministrazioni del passato come se la sinistra non fosse mai stata al governo. Nel recente passato ci sono stati assessori di sinistra che si sono occupati di parcheggi e del “mausoleo” del centro sevizi.
    In ogni caso aspetterei la replica (arriverà?) dell’amministrazione sulla visita di questi facoltosi clienti.

    1. Grazie per il suo intervento. Mi dà anche l’occasione per dire che un comunicato, firmato da uno che ci mette nome e cognome e dunque la faccia, è ovviamente una cosa credibile. L’attesa di una smentita è legata, più che altro, al sollecitare una risposta perché la vicenda ha dell’incredibile. Ma non si mette in dubbio l’espressione di chi ci ha messo la faccia. Arriverà la smentita? Io valuterei l’ipotesi di un calo di speranze. (agostino quero)

  3. Peccato che l’unico parcheggio degno di questo nome con 230 posti auto sia proprio quello dinanzi al mausoleo del centro servizi. Per il resto sarebbe interessante sapere da chi è stato per 20 anni in consiglio comunale quali erano le giunte e le ammministrazioni che:
    -hanno sottoscritto il mutuo in milioni di euro che stiamo pagando per il parcheggio irrealizzato di Via Bellini;
    -hanno consentito la costruzione degli immobili di Via del Tocco che hanno di fatto impedito, come era nei progetti, la prosecuzione del primo tratto di circonvallazione di Via de Gasperi realizzata sotto Motolese. Chi era il proprietario di quei suoli? Un professionista già consigliere della Dc? per aiutarvi le opere sono state realizzate nei primi anni 90.
    -hanno promosso la costruzione presso il Pergolo delle scuole superiori con relativo trasferimento degli alunni dal costo di centinaia di migliaia di euro. Anche qui chi era il proprietario di buona parte dei suoli?
    Ogni tanto, forse, è bene rinfrescarsi la memoria prima di intervenire.
    Per il resto, le uniche strade di alleggerimento realizzate nel tempo a Martina,dopo quella di Via De Gasperi, sono quella di Via Toniolo, fortemente voluta dall’allora assessore socialista Lino Castellana, e la strada nei pressi delle cantine di Marco realizzata sotto Bruno Semeraro.
    Per il resto, e parliamo di decenni di amministrazione, il deserto di programmazione.

  4. 800 invitati indiani… quanto si spende mediamente per lo shopping, la colazione, l’aperitivo? se poi sono invitati di un magnate indiano del ferro si può pensare che siano benestanti… insomma l’occasione per far respirare (e non poco) i commercianti… svanita!

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