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Vaccini: dalla Puglia, “il ministero della Salute organizzi un sistema di controllo preventivo” Polemica ai massimi livelli dopo un'inchiesta tv di "Report"

francesco terruli

La trasmissione di un’inchiesta sul tema dei vaccini ha creato, ancor di più rispetto a quanto non fosse già prima, una clamorosa polemica nazionale. Nel mirino delle critiche c’è “Report”, uno dei migliori programmi televisivi ma che stavolta ha fatto storcere parecchi nasi. Anche quelli di molti estimatori di “Report”. La ministra della Salute poi, si è proprio scagliata contro quell’inchiesta.
Dalla Puglia, non tanto o non solo per difendere “Report” quanto per evidenziare un’esperienza maturata in venti anni di contatto specifico con la questione, interviene un avvocato. Francesco Terruli, di Martina Franca, ha all’attivo una trentina di sentenze passate in giudicato, riguardo al rapporto fra vaccino e malattie neurologiche. Tribunali e corti d’appello in tutta Italia, hanno deciso in questo senso. E la Cassazione pure. “Premessa”, dice Terruli, “ho due figli che in età da vaccino sono stati vaccinati e non avrei fatto il contrario. In senso generale, il vaccino è provvidenziale, per l’umanità. Detto questo, ci sono casi, per quanto sporadici possano essere, in cui il vaccino è un problema. Anche mortale”. Quindi, chi ha ragione? “Non mi riferisco solo al tema delle vaccinazioni contro il papilloma virus, oggetto di quella trasmissione tv. Faccio un ragionamento che riguarda tutti i vaccini. Il ministero della Salute, invece di andare così contro un’inchiesta giornalistica, ci faccia vedere le statistiche. I medici, da trent’anni in qua, hanno l’obbligo di trasmettere al ministero le comunicazioni su problemi legati ai vaccini, dunque il ministero ci faccia conoscere la situazione. E organizzi un sistema di controllo preventivo: quasi tutti i neonati possono essere sottoposti a vaccinazione ma non tutti. Il controllo preventivo sistematico risolverebbe situazioni altrimenti destinate a diventare drammatiche. Il vaccino è necessario ma bisogna valutare caso per caso. Il ministero, ripeto, spenda i soldi per un programma di controllo preventivo anziché prendersela con Report. La letteratura più in voga, nel settore, è per i vaccini? E chi la disconosce? Ma è profondamente ingiusto sottacere che, sia pure in minima parte, si va incontro a problemi. I drammi che vivono le persone ammalate causa vaccini, e dico così perché le sentenze questo dicono, sono qualcosa che non si può neppure immaginare”.




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