Dati diffusi da Gedi editore. Tratti dall’Aams, amministrazione autonoma dei monopòli di Stato: nel 2016 alla slot machine i tarantini hanno buttato 105,37 milioni di euro nei 1284 impianti esistenti. Una media di 528 euro ad abitante e, considerando che negli abitanti ci sono anche neonati e persone mai avvicinatesi a una slot machine, si immagini a che livelli di rovina siamo, da parte di chi gioca. Si aggiunga che la slot machine, a livello nazionale, rappresenta poco più della metà del fatturato per i giochi riconosciuti da Aams (circa 49 miliardi su 96). Si ipotizzino pure pratiche illegali, magari online o con chissà quali altri metodi e si intuirà come i 105 milioni abbondanti di euro, per Taranto, siano forse destinati a diventare duecento, nel sistema complessivo dei giochi. Che poi, come si possa dire gioco una cosa che alle estreme conseguenze mette sul lastrico le famiglie, è un mistero.