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La paura fa scegliere la Puglia, agriturismo con +16 per cento di turisti stranieri È l'analisi di Coldiretti/Ixè: anche gli italiani condizionati dai "drammatici episodi di terrorismo internazionale". Qualità e tranquillità, soprattutto nelle zone rurali, premiano il Tacco d'Italia

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Di seguito il comunicato diffuso da Coldiretti Puglia:
I drammatici episodi di terrorismo internazionale condizionano questa estate la scelta delle vacanze di quasi quattro italiani su dieci (38%) che hanno scelto di mettersi in viaggio. È quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixe’, dalla quale si evidenzia che ad essere più preoccupati sono gli over 35 anni.
“Il risultato è che in Puglia la vacanza agrituristica targata 2017 segna un +16% di turisti stranieri – dice il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – prioritariamente statunitensi, seguiti da russi e vacanzieri dell’Europa orientale e dell’America latina. Il brand ‘Puglia’ funziona e le aree rurali sono tra le mete favorite, grazie al buon cibo, alla tranquillità e alla bellezza del paesaggio caratterizzato da 60 milioni di ulivi monumentali, 231 prodotti riconosciuti tradizionali dal MIPAF, 8 prodotti DOP e 29 vini DOC, oltre a pregevoli masserie storiche, le più belle d’Italia. In Puglia sono 450.000 le presenze annue registrate nelle aziende agrituristiche pugliesi, con un volume d’affari di 15 milioni di euro”.

Prosegue il boom delle prenotazioni, secondo una indagine di Coldiretti Puglia che ha interessato gli Agriturismi di Campagna Amica, che registra, tra l’altro, la presenza stabile di turisti tedeschi, mentre è in leggero calo quella di nazionalità francese e belga.

“Le prenotazioni si sono allungate oltre il mese di agosto – aggiunge il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – segno che la Puglia è riuscita, anche grazie all’agriturismo, a destagionalizzare le presenze, attirando i turisti con il cibo, il paesaggio curato, l’offerta di attività ricreativa ricreative in azienda, come i corsi di cucina, le masserie didattiche. Le nostre masseria storiche sono predilette da gruppi familiari con bambini sotto i 10 anni perché possono giocare liberamente all’aria aperta, così come le strutture offrono ospitalità agli animali, rifiutati in molti alberghi. Il periodo di permanenza negli agriturismi si è allungato dai 2/3 giorni del 2016 anche fino a 7 e 8 giorni per la bellezza de territorio, gli eventi e il buon cibo, leva trainante per il turismo pugliese, complice il bel tempo che ha caratterizzato anche i ponti di maggio e giugno”.

“In Puglia prevale la mezza pensione (433 unità, pari al 68,6%) – spiega Carlo Barnaba, Presidente pugliese degli Agriturismi di Campagna Amica – perché oltre a pernottare in un ambiente confortevole immerso in paesaggi straordinari, i nostri ospiti non rinunciano ai piatti tipici della tradizione pugliesi, preparati con ingredienti a km0. È necessario, allora, valorizzare ulteriormente le eccellenze del nostro patrimonio enogastronomico per attrarre nuovi flussi di visitatori nei territori rurali e dare maggiore impulso all’economia e all’occupazione locale”.

L’offerta di attività ricreative e culturali è aumentata in misura crescente nel corso degli ultimi anni, rispettivamente del 26,5 e del 22,4%. Sono 450.000 le presenze annue registrate nelle aziende agrituristiche pugliesi, con un volume d’affari di oltre 15 milioni di euro. La Puglia è la prima regione del Mezzogiorno con 286 “aziende in rosa”.




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