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Martina Franca: rifiuti, raccolta differenziata un problema anche al cimitero Confraternite e società di mutuo soccorso: segnalazione al Comune "senza esito"

cimitero

Di seguito il comunicato diffuso dal coordinamento delle confraternite e società di mutuo soccorso di Martina Franca:

Il Comitato di Coordinamento delle Confraternite e SS.MM.SS. ha appreso pochi giorni fa, in via del tutto informale e solo grazie alla sensibilità del management Monteco, che i cassonetti da 1.100 litri ubicati presso il Cimitero sarebbero stati sostituiti da un numero imprecisato di bidoni carrellati per ottemperare al contratto stipulato tra il Comune e l’azienda salentina e procedere alla raccolta differenziata dei rifiuti secondo la nomenclatura applicata nel resto della Città.
Con una lettera ufficiale inviata al competente Ufficio Ambiente, il Comitato ha tentato di sensibilizzare, senza successo, l’Ente Municipale circa la particolarità dei rifiuti prodotti nell’area cimiteriale maggiormente costituiti da una ingente massa di rifiuti vegetali (fiori e piante) e solo da fisiologiche quantità di rifiuti di altra tipologia.
Consapevole dell’importanza della raccolta differenziata ma al tempo stesso ben conoscendo le problematiche quotidiane che in quel luogo sacro si verificano, questo Comitato ha suggerito al Comune di procedere alla raccolta differenziata classica con i bidoni carrellati per tutte le tipologie di rifiuti con la sola eccezione dei fiori da destinare nei cassonetti da 1.100 litri che appaiono gli unici idonei ad affrontare il problema. Qui non si tratta di garantire la volumetria precedente con una serie di carrellati sparsi in modo casuale per tutta l’area cimiteriale ma di comprendere che gran parte del delicatissimo culto dei cari defunti avviene presso un numero ben definito di cappelle confraternali e sociali.
I primi risultati della manovra sono catastrofici e sotto gli occhi di tutti: nonostante l’offerta dei nostri sodalizi di collaborare alla sensibilizzazione dell’utenza messa “di fronte al fatto compiuto” nel giro di poche ore, si procede comminando verbali e sanzioni in un’ottica repressiva che chiude ogni forma di possibile dialogo e preannuncia notevoli disagi. Intanto, al Cimitero si odono già squilli di rivolta da parte di una utenza poco consona a ragionare quando si tratta del ricordo dei propri cari.
Ciò nonostante, questo Comitato ha chiesto al Sig. Sindaco un confronto immediato per affrontare la delicata questione – frutto di una clamorosa svista non solo tecnica ma anche antropologica – nell’approssimarsi della fatidica data del 2 novembre. Non ci interessa un consiglio comunale monotematico ma un confronto aperto, cui abbia accesso anche la popolazione con riprese tv, social network, carta stampata e rappresentanza di consorelle/confratelli oltre che tecnici di parte.
Se il nostro appello dovesse risultare inascoltato questo Comitato esperirà ogni azione possibile per rispondere alle pressanti richieste dei propri soci.

LONA


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