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Taranto: Giuristi ionici, le “patologie” dei sistemi elettorali italiani Il convegno nella sede tarantina della facoltà universitaria di Giurisprudenza

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Si è svolto presso la Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Bari – sede di Taranto – il Convegno sulle “patologie dei sistemi elettorali italiani”, organizzato dall’associazione Giuristi Jonici, al fine di offrire una panoramica completa del quadro normativo elettorale (dalla nascita ed entrata in vigore della Costituzione sino ai gironi nostri) ed un approfondimento tecnico-tematico che potesse permettere maggiori spunti di riflessione.

Moderatore e coordinatore dei lavori è stato il Prof. Francesco Perchinunno al quale è spettato anche l’intervento più corposo del convegno soffermandosi su quanto deciso dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 35 del 2017, abrogativa parzialmente della legge elettorale n. 52/2015, anteponendo a tali aspetti un’ampia introduzione in merito al tipo di sindacato ed ai relativi limiti che la Consulta può effettuare in materia elettorale.

La lectio magistralis del chiarissimo Professore è stata preceduta dagli interventi dei collaboratori della cattedra di Diritto Costituzionale tarantina ai quali spettato sostanzialmente proporre spunti di riflessione sistematica e prevalentemente esplicativi in ordine alle norme elettorali susseguitesi nel tempo sin da quanto è nata la Repubblica Italiana.

Hanno relazionato in ordine di tematica:

  • il Dott. Paolo Ciocia, il quale si è soffermato sul “rapporto tra governabilità e rappresentatività”;

  • il Dott. Fabio Tagliente, spiegando cosa prevedeva la legge elettorale “Mattarellum” e soffermandosi sul contesto storico-politico che l’aveva generata;

  • il Dott. Poalo De Bartolo, proponendo un’analisi della legge elettorale “Porcellum” e spiegando i punti critici della stessa di cui alla sentenza abrogativa parziale n. 1/2014 della Corte Cost.;

  • la Dott.ssa Paola Silvestri, soffermatasi su “aspetti comparatistici dei modelli elettorali e dell’interazione dei partiti politici”;

  • il Dott. Angelo Lucarella, il quale ha prospettato le probabili diseguaglianze e disomogeneità che a livello parlamentare oltreché elettorale potrebbero derivare dall’applicazione della legge “Italicum”, tra Camera dei Deputati e Senato della Repubblica, tenuto conto altresì del risultato referendario del dicembre 2016.




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