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Giornata della donna: convegno alla Lum "Jean Monnet" di Casamassima, stamani "Le violenze di genere: il triste fenomeno del femminicidio". Martina Franca: borsa di studio ad un'allieva dell'Accademia del belcanto

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Di seguito un comunicato diffuso dal Soroptimist club di Martina Franca e, a seguire, quello dell’organizzazione del convegno di Casamassima:

Il Soroptimist di Martina Franca, presidente la prof.ssa Enza Buonfrate, celebra quest’anno la Festa della donna con un service concreto. Offre ad una donna che assurge a simbolo, un plauso , un incoraggiamento, un premio. Lo fa offrendo una borsa di studio ad una allieva dell’ Accademia del bel canto “ Rodolfo Celletti”, Benedetta Mazzucato, impegnata nel percorso artistico nel campo della lirica. E questo promuovere un talento così bello lo fa nel vicino del proprio territorio, nell’ambito di quella bellissima iniziativa che è il Festival della Valle d’Itria, di cui i cittadini ne vanno fieri, perché la sua fama raggiunge il mondo. Noi soroptimiste nell’offrire la borsa di studio auguriamo a questa giovane artista che, anche lei, divenendo sempre più esperta, possa camminare per le strade del mondo ed offrire a tutti le emozioni del bel canto.

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L’iniziativa di celebrare la giornata internazionale della donna fu presa per la prima volta nel febbraio del 1909 negli Stati Uniti su iniziativa del Partito socialista americano. L’anno seguente, nel 1910, l’iniziativa venne raccolta da Clara Zetkin a Copenaghen durante la Conferenza internazionale delle donne socialiste.
Dai documenti del congresso non risultano ancora oggi chiare le motivazioni che spinsero alla scelta proprio di quella data. In realtà fino al 1921 i singoli Paesi scelsero giorni diversi per la celebrazione.
Durante la Seconda conferenza delle donne comuniste a Mosca (1921), viene confermata come unica data per le celebrazioni l’8 marzo in ricordo della manifestazione contro lo zarismo delle donne di San Pietroburgo nel 1917.
In alcuni Paesi si fa invece riferimento a un episodio in cui alcune operaie americane, chiuse in fabbrica dal padrone perché non partecipassero a uno sciopero, persero la vita a causa di un incendio nel 1857. In Italia e altri Paesi si è fatto spesso riferimento a un rogo del 1911 a New York, nel quale persero la vita 134 donne. La leggenda narra che avvenne in una fabbrica di camicie – peraltro inesistente – l’8 marzo. In realtà l’incendio avvenne in febbraio e a seconda dei Paesi cambiano le date, i luoghi e il numero delle vittime.
Secondo Tilde Capomazza e Marisa Ombra, che nel libro 8 marzo (Utopia) hanno studiato le origini della celebrazione, le motivazioni date nel ’21, troppo legate a un preciso momento politico, vennero presto abbandonate e sostituite da eventi più simbolici.
La scelta della mimosa risale invece al 1946: le organizzatrici delle celebrazioni romane cercavano infatti un fiore che fosse di stagione e che costasse poco, e lo trovarono appunto nella mimosa.

A ricordo di ciò, dell’impegno storico non solo femminile, saremo insieme a voi MERCOLEDI’ 8 MARZO a partire dalle ore 10:30 presso l’aula 3 del Corpo Aule – Università LUM Jean Monnet di Casamassima (Ba) per dare il giusto significato alla Giornata Internazionale della Donna che vedrà arricchirsi con prestigiosi interventi di esponenti del mondo dell’associazionismo e della cultura giuridica italiana quali la prof. Antonella MARANDOLA, docente dell’università LUM in diritto processuale penale, l’avvocato Antonio LA SCALA, Presidente nazionale dell’associazione Penelope Italia Onlus e Gens Nova Onlus, impegnato tra l’altro come consulente giuridico del programma televisivo “Chi l’ha Visto”, il dott. Antonio GENCHI, Presidente Penelope Puglia e la dott.ssa Angela LACITIGNOLA, Presidente dell’associazione Sud Est Donne – assistenza morale e psicofisica per le donne vittime di soprusi e violenze.

Un grazie infinito all’ADISU PUGLIA che ha saputo riconoscere in tale evento, comprensivo di un ciclo di più giornate dedite alla memoria dei valori e dell’impegno dell’umanità, la sensibile missione di promozione delle stesse.
Giovanni Fumarola-promotore




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