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Referendum costituzionale: no 59,14 per cento-sì 40,86 per cento. Matteo Renzi si dimette da presidente del Consiglio Puglia, dove la sconfitta del premier è catastrofica: no 67,16 per cento-sì 32,84 per cento RISULTATI

scheda referendum 4 dicembre 2016

Renzi è stato bocciato dal sud. Dopo Sardegna, Sicilia e Campania, in termini percentuali è la Puglia la regione che più di tutte ha detto no alla riforma costituzionale proposta dall’ancora per poche ore premier e dai suoi sodali Boschi, Verdini, Alfano ecc. Il tacco d’Italia dice un no secco con il 67,16 per cento rispetto al 32,84 per cento dei favorevoli alla riforma. Ovvero, più del doppio di no rispetto ai sì. In termini assoluti i no sono stati 1348573 e i sì 659354. La provincia di Brindisi è quella che si è spinta più in là di tutte:

BRINDISI 69,52-30,48

TARANTO 68,48-31,52

BARI 68,02-31,98

BAT 67,14-32,86

FOGGIA 65,42-34,58

LECCE 64,97-35,03

e fra le città capoluogo, si conferma Brindisi:

BRINDISI 71,85-28,15

FOGGIA 71,05-28,95

TARANTO 69,29-30,71

ANDRIA 68,97-31,03

TRANI 68,76-31,24

BARI 68,35-31,65

BARLETTA 66,44-33,56

LECCE 65,48-34,52

Dopo la sconfitta bruciante, che in Puglia si è tramutata in una catastrofe, Matteo Renzi si dimette oggi da presidente del Consiglio e va a casa lui con gli altri del governo. Tocca al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il compito di scegliere la guida dell’Italia: un governo istituzionale, nelle condizioni attuali, sembra pressoché l’unica strada percorribile, con Pietro Grasso presidente del Senato forse destinato a essere il nuovo premier.

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