Piano solo lab ha rappresentato la novità assoluta delle serate pugliesi in piazza. Non tanto le esibizioni dei pianisti di rilievo, in varie località della regione, quanto le due serate nel centro storico di Martina Franca, con centinaia di pianisti, dilettanti, in erba, o professionisti, italiani e stranieri, alle prese con i pianoforti sistemati in quattordici postazioni. Una manifestazione trasversale, perché ha coinvolto proprio tutti: il ragazzino figlio dell’operaio e il grande professionista con le mani curate, a suonare quello stesso strumento, davanti a quello stesso pubblico, numeroso e di ogni età, provenienza, ceto (se ancora tale criterio possa avere un senso). Le serate con Morgan e, soprattutto, con Nicola Piovani, a Santa Cesarea Terme, Martina Franca e Ceglie Messapica, sono state poi straordinarie. Ciò, in attesa del concerto conclusivo, in cattedrale di Trani il 17 settembre.
La Ghironda, poi, molto intersecata quest’anno con Piano solo lab, ha costituito il successo di sempre, consolidato ormai con la formula degli artisti internazionali che ha richiamato il pubblico, nei centri storici più suggestivi della Puglia. Manifestazioni che rassegne che costituiscono, per l’organizzazione di quegli eventi, una spinta a programmare ancora per i prossimi anni. Così, si è provato a farne un consuntivo con Giovanni Marangi (nella foto, con Giuseppe Tornatore la sera del concerto di Nicola Piovani a Ceglie Messapica), responsabile dell’organizzazione, chiedendo anche qualche anticipazione o una valutazione delle prospettive. La risposta? Niente di tutto ciò. “Una sola cosa: si faccia partire un dibattito, o una petizione, o una procedura, o qualcosa altro, per il teatro comunale a Martina Franca”. La cittadina da cui la Ghironda è partita.
