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Massafra, la strada ecosostenibile prende un premio Corso Regina Margherita: Ecomondo, il 9 novembre il riconoscimento per il progetto di economia circolare fra i migliori d'Italia

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Di seguito un comunicato diffuso dai responsabili:

La Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, guidata da Edo Ronchi ha inserito il Nuovo Corso tra i dieci migliori progetti di economia circolare italiani. La premiazione avverrà a Ecomondo, l’importante manifestazione sulle tecnologie green, il 9 novembre prossimo.
Il progetto di strada sostenibile, donato e realizzato ad aprile scorso da Irigom, nel decennale della sua nascita, ha riscontrato immediatamente l’interesse dell’amministrazione comunale di Massafra, guidata da Fabrizio Quarto. Il nuovo asfalto, steso in un tratto di settecento metri corsia, ha dimostrato i suoi effetti positivi tra abitanti e esercenti che si affacciano suCorso Regina Margherita che, nel corso di interviste realizzate per valutare la percezione dell’impatto, hanno condiviso impressioni positive. Il bitume, realizzato grazie ad una mescola di nuova concezione che utilizza polverino di gomma da riciclo, prodotta da pneumatici fuori uso, garantisce più sicurezza perché riduce lo spazio di frenata, maggiore permeabilità e una minore produzione di rumore da rotolamento. La nuova mescola, inoltre, garantisce una maggiore durabilità contro lesioni e rotture.
Il nuovo asfalto, a Massafra il tratto più importante nel Sud Italia, nonostante non sia ancora molto diffuso ha avuto il giusto riconoscimento dal più importante osservatorio italiano sull’economia circolare e lo sviluppo sostenibile.
“Ogni metro posato è figlio di uno studio approfondito e di anni di esperienza nel settore” commenta Stefano Montanaro, amministratore di Irigom, azienda che ha sostenuto i costi dell’operazione e che ha fornito il polverino di gomma per la mescola, “sono fiero che gli effetti positivi sia percepiti dalla popolazione e speriamo che questo sia letteralmente il primo pezzo di strada realizzato. Il progetto non si sarebbe potuto realizzare senza la collaborazione tecnica di Ecopneus e delle aziende Cbmc, Perretti e Iterchimica”




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