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#WeekHero – Una poltrona per due, evergreen L’eroe della settimana\Ogni sabato alla ricerca di un eroe che ci ricordi che a volte un atto eroico consiste semplicemente in un cambio di prospettiva

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Di Angela Maria Centrone:

Questa settimana gli eroi sono due e sono personaggi immaginari di un film famosissimo che quest’anno ha compiuto 35 anni e che detiene un singolare primato: viene trasmesso da oltre 20 anni su Italia Uno la notte di Natale. Il lungometraggio in questione è “Una poltrona per due” di John Landis, il regista di “The Blues Brothers” per intenderci, con protagonisti Dan Aykroyd e Eddie Murphy. 

Uscito nelle sale americane l’8 giugno 1983, “Trading Places”, in Italia “Una poltrona per due”, è una una singolare “fiaba” ambientata nella Wall Street degli anni ’80 che trascende il buonismo natalizio, mettendo nelle mani dei protagonisti il destino l’uno dell’altro. Louis Winthorpe (Aykroyd) è un broker di successo che casualmente, la notte della vigilia di Natale, incrocia Billie Ray Valentine (Murphy) barbone afroamericano che si spaccia per veterano di guerra per racimolare qualche soldo. Winthorpe, temendo che Valentine voglia aggredirlo lo fa arrestare senza remore. Alla scenetta assistono i cinici fratelli Duke, i ricchi datori di lavoro di Louis, che allo streguo degli dei capricciosi dell’antica Grecia, decidono di scambiare le vite dei due protagonisti, per verificare se sono le possibilità a condizionare la nostra personalità o se sia la nostra natura. In particolare Mortimer sostiene che gli individui siano geneticamente predisposti a delinquere, Randolph che sia l’ambiente circostante a portarli o meno al successo. I due scommettono un dollaro e rivoluzionano le vite di Winthorpe, che finisce in disgrazia, e di Valentine che, invece, si scopre un talento dell’alta finanza. Conosciamo tutti il famosissimo epilogo del film, che probabilmente è così amato perché pone al centro una questione fondamentale: superare il pregiudizio e fare squadra nelle difficoltà premia! Di fatto gli istrionici protagonisti vincono nel momento in cui si fidano l’uno dell’altro. Qui è il nascere di un’amicizia, pur nel mero intento di sconfiggere un nemico comune, ma a prescindere dalla provenienza sociale e dalla razza, il vero miracolo. Anche perché la storia ci insegna quanto, invece, potevano essere reali le frodi e le speculazioni finanziarie nella Wall Street di quel periodo: una terra di opportunità ma anche di lupi! Insomma “Una poltrona per due” ci piace perché i cattivi vengono puniti ed i buoni, in fondo, non sono così buoni.




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