Martina Franca, dopo una manifestazione di due inverni fa che rappresentò un’offesa per la città, aveva bisogno di qualcosa che la riabilitasse anche al di fuori dei limiti locali. Senza particolari proclami ma lavorando alacremente per l’organizzazione, i responsabili di Piano solo lab hanno tirato fuori una rassegna da descrivere con un solo aggettivo, bella. I 14 pianoforti piazzati nel centro storico, secondo lo stile delle postazioni che ha fatto negli anni la fortuna della Ghironda (da cui il Piano solo lab discende) sono stati suonati, e lo saranno anche stasera, da 165 persone iscrittesi alla manifestazione. Così, capita di camminare e imbattersi in Beethoven e la Sonata al chiaro di luna, oppure in Gershwin, oppure ancora nell’esecuzione del complicatissimo Liszt che, spiega la musicista prima di suonare, non è “semplicemente” virtuosismo pianistico ma l’espressione di una vita ricca e sontuosa. C’è il virtuoso di Crispiano che vive in Francia, ci sono i principianti, ci sono i ragazzini, il medico che ha un talento cristallino per la tastiera, ci sono pianisti arrivati in valle d’Itria dall’Italia o dall’estero, per partecipare. Il pubblico, fatto da famiglie, anziani e bambini, gruppi di amici, è un pubblico appunto variegato. E numeroso, molto numeroso. Appassionato o semplicemente incuriosito, rispetto alla musica. Profondo conoscitore o in giro, giusto per partecipare. Con una caratteristica che accomuna tutti: la compostezza. Nel giorno del suo compleanno, Martina Franca ha azzeccato una manifestazione nuova. Ne aveva bisogno.
La sontuosa bellezza di Martina,perfettamente esaltata da una manifestazione da brividi. Questo è un evento,le griglie accendiamole in campagna!
Bravissimi gli organizzatori per le semplice ma geniale idea!!!!