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Matteo Renzi a Taranto: l’immagine che parla per chi non può parlare Il dovere del servizio, la comprensione umana

taranto donna polizia

Nella foto di Mauro Mari, l’essenza di quello che a margine della visita del premier a Taranto si è vissuto. Un servizio d’ordine con i celerini, con carabinieri, poliziotti, finanzieri, eccetera eccetera, che doverosamente hanno fatto il loro lavoro. E lo hanno fatto bene, evitando tensioni se non qualche attimo. Poliziotti, carabinieri, finanzieri, eccetera eccetera, che sono a loro volta cittadini, e che in quella città vivono, magari, ai Tamburi, la zona più prossima all’Ilva, e che magari hanno in famiglia qualcuno con problemi di salute, e che magari hanno due-tre figli e la necessità di arrivare a fine mese, praticamente non potendo. E non possono manco parlare, dovendo essere dall’altra parte della barricata. Ma sono cittadini anche loro, di una città strapiena di problemi, che sono collettivi e anche la somma di una miriade di problemi personali e delle famiglie. La donna nella foto ha in mano un foglietto, c’è scritto un numero, 048: quello del codice ospedaliero per i malati di tumore. Questa foto parla, è una nostra interpretazione s’intende, per chi c’era e, per dovere, non poteva parlare. Poi, fra donna e poliziotto, è finita pure in un abbraccio. Solidale.

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3 Comments

  1. Amo questa città, amo questa gente, la loro storia, la loro unica e insostituibile cultura, la loro aggressività, la loro spavalderia. Amo Taranto, che deve essere liberata daòòa presenza di uno stato che si è preso tutto. e ciò che non si è preso lo ha venduto all ilva, all’eni….
    VIAl’arsenale e il suo maledetto muraglione, VIA TUTTI I MILITARI E LE LORO INUTILI E INGOMBRANTI CASERME E PORTI MILITARI. Andassero altrove. Qui di militari non ne vogliamo piu. Via tutti i limiti territoriali demaniali che SOLO IMPEDISCONO UN NORMALE SVILUPPO ARMONICO DELLA CITTA… E INFINE VIA ENI, VIA ILVA…. tARANTO si deve ridimensionare e vivere della sua straordinaria bellezza naturale che non trova uguali in nessun posto del mondo.
    SI PUO. CI VORRANNO 50 ANNI MA SI PUO…

  2. Tanti che hanno gioito per l’arrivo del premier il quale solo a gennaio ha tolto la soprintendenza archeologica a Taranto in favore di lecce, è un insulto all’intelligenza di tutti i tarantini che già patiscono le conseguenze e le politiche dannose di industrie che inquinano senza alcun controllo. Ci vediamo al referendum costituzionale

  3. Con tutto il rispetto x coloro che pagano le conseguenze dell’insostenibile inquinamento DOLOSO che interessa l’intera provincia,trovo questa scena molto simile a quella vista a Susa tra la ragazza NO TAV e il poliziotto antisommosse.Non servono queste immagini a scuotere le coscienze di chi ci amministra.Ci sono i numeri e le statistiche drammatiche in aumento che basterebbero a chiudere questo grande impianto portatore di malattie più che di lavoro.

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