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Migranti: i Comuni pugliesi, “insieme alle prefetture per governare l’emergenza” Anci Puglia dopo l'incontro convocato dal prefetto di Bari

sindaci tricolore
Di seguito un comunicato diffuso da Anci Puglia:
Anci Puglia ha partecipato ieri all’incontro convocato dal prefetto di Bari, Carmela Pagano, sulla questione accoglienza cittadini stranieri richiedenti asilo, presenti anche, la Città Metropolitana di Bari e i sindaci dell’area Metropolitana. Per Anci Puglia presente Massimo Mazzilli, sindaco di Corato.
Obiettivo dell’incontro condividere un modello di accoglienza diffusa sul territorio attraverso il fattivo coinvolgimento dei sindaci. L’Anci convocherà nei prossimi giorni i comuni dell’area Metropolitana per raccoglierne le proposte, per poi elaborare una piattaforma sui cui fare una intesa interistituzionale, definendo quindi su base negoziale condizioni di efficienza e sostenibilità per governare l’emergenza.
Il ruolo dei sindaci è stato molto apprezzato dal prefetto Pagano, che ha riscontrato ancora una volta il senso di responsabilità degli amministratori locali coinvolti in questa fase.
“E’ evidente che il piano di accoglienza necessita di aggiustamenti – ha sottolineato Massimo Mazzilli – il dialogo tra prefetture e sindaci è fondamentale per gestire l’accoglienza in modo sicuro e sostenibile con il piu’ ampio coinvolgimento dei comuni. Questa ottima iniziativa della prefettura incontra il favore dei sindaci, i quali vogliono ovviamente svolgere appieno il proprio ruolo istituzionale ed essere parte attiva della questione, garantendo condizioni di sicurezza, sostenibilità e integrazione sociale. I sindaci intendono governare il processo ed evitare di subirlo, dovendo rispondere impreparati agli avvisi delle prefetture. Si potrebbero inoltre recuperare anche immobili comunali e assicurare il coinvolgimento di fornitori, di operatori locali, del terzo settore e delle diocesi. Insomma una accoglienza condivisa e perequata che attraverso lo SPRAR e altre forme di accoglienza già in essere, eviti sgraditi contraccolpi in quei comuni dove i privati allestiscono Centri temporanei di accoglienza.”.




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