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Taranto, si muovono i professionisti: medici scrivono a Meloni su ex Ilva ed inquinamento, otto ordini e collegi evidenziano le loro preoccupazioni Territorio in crisi

LIsola Città Vecchia di Taranto

“Chiediamo che non venga sprecata questa ennesima opportunità di affrontare la gravissima crisi dell’ex Ilva oltre che dal punto di vista socio-economico, anche da quello della salute dei cittadini di Taranto. Abbiamo alle spalle sessant’anni di convivenza con una fabbrica che lascia dietro di sé una scia di morti a causa dell’inquinamento di suolo, aria ed acqua del territorio in cui viviamo”. È uno stralcio della lettera sottoscritta da olyre cento medici specialisti, ospedalieri, di base, destinataria Giorgia Meloni presidente del Consiglio. Si da riferimento a “innumerevoli studi scientifici che dimostrano come le sostanze inquinanti di questa industria siano causa di malattie sia per i lavoratori impiegati nella fabbrica, sia per i semplici cittadini. Si stima un aumento di tumori respiratori, di accidenti cardiocircolatori, di tumori della tiroide o della vescica, di tumori dell’apparato emopoietico (Studio Sentieri con il suo ultimo aggiornamento, studio Forastiere del 2019), di infertilità, di endometriosi”. Tra i promotori, secondo il tgr Rai, Mariagrazia Serra, oculista, referente di Isde-Medici per l’Ambiente.

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Di seguito il comunicato congiunto:

I professionisti tecnici della provincia di Taranto sono tornati ad incontrarsi nella sede dell’Ordine degli Ingegneri per confrontarsi sulla situazione attuale che sta vivendo il territorio ionico e per avviare la costituzione formale della Rete delle Professioni Tecniche (RPT) della Provincia di Taranto.

La Rete Professioni Tecniche è un’associazione nazionale fondata nel 2013 che comprende, al suo interno, i Presidenti degli Ordini e dei Collegi Nazionali tecnici.

L’esigenza di incontrarsi e discutere, approfonditamente, della preoccupante situazione generale che da settimane appare crescente e inarrestabile sul piano sociale, politico e programmatico, ha trovato conferma nel corso di un confronto schietto, serio e costruttivo.

I professionisti tecnici dell’intera provincia ionica sono consapevoli del periodo storico che il capoluogo e i ventotto paesi circostanti stanno vivendo.

Il territorio è alle prese con la gravissima crisi dell’ex Ilva, in uno scenario di perdurante assenza di una visione generale di sviluppo quantomeno innovativo se non alternativo, patisce l’oggettiva e grave crisi politica che su tutti i fronti sta generando un deficit di rappresentanza delle vere emergenze territoriali, dall’ambiente all’occupazione, dalla carenza di fattibili progetti di crescita alla carenza infrastrutturale, passando per un deficit storico strutturale che fa di Taranto città ricca di potenzialità inespresse o incompiute.

E’ sempre più difficile, però, interfacciarsi con Pubbliche Amministrazioni e dunque mettere a frutto – per il bene del territorio – le indubbie e oggettive competenze che gli scriventi rappresentano. Amministrazioni, quelle ioniche, tranne qualche rara eccezione, sempre più guidate da una classe politica chiaramente disinteressata al dialogo costruttivo con le professionalità locali con un grave danno per tutti i cittadini e per l’intero territorio.

È importante sempre ricordare che gli Ordini ed i Collegi professionali nascono quale garanzia che lo Stato ha voluto a tutela delle libertà e dei diritti dei cittadini, col compito precipuo di tutelarli riguardo alle prestazioni professionali.

La paralisi politica in atto non può certo essere un alibi per chi culturalmente, e non da oggi, latita nell’opera di coinvolgimento delle competenze quando si tratta di assumere scelte strategiche di lungo respiro o soluzioni urgenti ma fondamentali nel breve termine.

Da non sottovalutare la crescente preoccupazione derivante anche dai recenti fatti di cronaca che stanno mettendo in luce, in troppi casi, una non corretta gestione della macchina amministrativa e, quindi, dei fondi pubblici, con situazioni border line nell’assegnazione degli incarichi e/o nell’individuazione degli iter da seguire. L’emergenza e la necessità di accelerare le procedure sta diventando la prassi che consente, a colpi di commissariamenti, di bypassare spesso ciò che il legislatore ha previsto.

Chiediamo, dunque, un incontro urgente al ministro Raffaele Fitto, sulla cui scrivania ci sono i principali dossier della terra ionica, al presidente della Regione Puglia, al presidente della Provincia e sindaco di Taranto, a tutti i Sindaci dei paesi del territorio ionico e al commissario straordinario dei Giochi del Mediterraneo perché si avvii concretamente un confronto costruttivo e permanente e si ascoltino attentamente le proposte dei tecnici professionisti della provincia di Taranto.

Ciò, affinché tutti i piani d’investimento annunciati non restino vuoti acronimi da sbandierare davanti ai seggi elettorali…

Taranto, oggi più che mai, ha bisogno di non perdere questi treni. Abbiamo a cuore la nostra terra. Terra che conosciamo bene e viviamo pienamente… tutti i giorni.

 

Firmato

Paolo BRUNI – Presidente Ordine Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Taranto

Mario VENTURINI – Presidente Ordine Provinciale dei Chimici e Fisici di Taranto

Nicola CRISTELLA – Presidente Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della Provincia di Taranto

Davide BONORA – in rappresentanza del Presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia

Giuseppe LEOGRANDE – Presidente Collegio Provinciale Geometri e Geometri Laureati di Taranto

Luigi DE FILIPPIS – Presidente Ordine degli Ingegneri della Provincia di Taranto

Giuseppe ALBANO – Presidente Ordine dei Periti Industriali e Periti Industriali Laureati della Provincia di Taranto

Pasquale M. CARMIGNANO – Presidente Collegio dei Periti Agrari e Periti Agrari Laureati della Provincia di Taranto

 




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