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Atti di violenza contro personale Asl Taranto, appello del sindacato: anche a prefetto e sindaci Fp Cisl

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Di seguito lo stralcio della lettera inviata dal sindacato Fp Csil ai dirigenti Asl Taranto:

Il fenomeno della violenza nei confronti del personale sanitario, tristemente noto, nell’ultimo periodo ha registrato un sensibile aumento di casi denunciati.

La CISL FP ritiene che il problema non sia valutato con l’attenzione che merita, malgrado sia un fenomeno endemico, che si manifesta in tutti gli ambiti sanitari anche della provincia tarantina.

È di tutta evidenza, che un’Azienda vocata al benessere fisico, psichico e sociale dei cittadini, non puó essere dispensata dal garantire questo ai propri dipendenti.

Per questo la CISL FP ritiene di avviare da subito un tavolo specifico con la ASL TA per spingere sull’attuazione di modelli organizzativi univoci in Azienda, partendo dai punti che di norma sono più esposti: pronto soccorso, 118 e Punti di Primo Intervento, dal reparto e servizi di psichiatria.

Non è più trascurabile l’elaborazione di programmi di prevenzione della violenza, di una formazione mirata del personale per la gestione di situazioni critiche, la promulgazione di una politica di tolleranza zero verso atti di violenza, l’incoraggiamento del personale a segnalare prontamente gli episodi subiti e facilitando il coordinamento con le autorità di pubblica sicurezza.
Allo stesso tempo la CISL FP ritiene prioritario l’attivazione del servizio di vigilanza all’interno degli ambiti maggiormente sensibili.

Di seguito la lettera al prefetto di Taranto e ai sindaci dei 29 Comuni della provincia di Taranto:

Egregio Signor Prefetto, gentili Signori Sindaci,

non passa giorno che episodi di violenza si verificano a danno dei sanitari durante l’esercizio delle loro funzioni.

È un fenomeno in sensibile aumento, diventato endemico in tutto il territorio nazionale, dove non fa eccezione quello di Taranto.
Il Governo nazionale ha affrontato questo fenomeno preannunciando un provvedimento mirato alla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie, ma non basta, perché la gravità della situazione richiede la presa di coscienza di tutte le istituzioni.
Ai primi garanti della salute dei cittadini, alle SS.LL. Signori Sindaci, oltre a chiedere di mettere in campo nei rispettivi territori di competenza, quanto possibile per favorire un clima culturale in cui generare maggiore umanizzazione e rispetto per i sanitari, chiediamo anche, d’intervenire nel solco della nota con la quale abbiamo richiesto alla Direzione Generale della ASL TA di avviare da subito un tavolo specifico di confronto, per spingere sull’attuazione di nuovi modelli organizzativi, sull’elaborazione di programmi di prevenzione della violenza, sulla formazione mirata alla gestione delle situazioni critiche, sulla promulgazione della politica di tolleranza zero verso gli atti di violenza, per incoraggiare il personale a segnalare prontamente gli episodi subiti e per facilitare nel contempo il coordinamento con le autorità di pubblica sicurezza.
Ci permettiamo inoltre, di importunare Sua Eccellenza, perché vorremmo proporre, se lo riterrà opportuno, di attivare ogni forma valutata idonea di coordinamento locale tra la Prefettura, la ASL TA, i Comuni interessati e le competenti strutture regionali, al fine
di procedere verso l’applicazione di un protocollo, per evitare eventuali e future ripercussioni negative a carico del personale sanitario.
Siamo fiduciosi che Ella saprà tenere in considerazione dette esigenze, nella certezza che nessun Comune e nessun’altra istituzione intenderanno sottrarsi ai propri compiti e/o obblighi di legge.

In attesa di conoscere le Vostre determinazioni, inviamo i migliori distinti saluti.




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