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Puglia, scuola: ecco come risponde Emiliano alla richiesta di ritiro dell’ordinanza Preannunciata da Azzolina

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Di Francesco Santoro:

Replica immediata da parte del presidente della Regione, Michele Emiliano, dopo la preannunciata richiesta, inoltrata dal ministero dell’Istruzione, di ritiro o correzione dell’ordinanza che ha introdotto l’obbligo temporaneo di organizzare la didattica a distanza sincrona anche nelle scuole del ciclo primario. «Il mio provvedimento è stato reso necessario ed urgente dall’elevato numero di studenti, insegnanti, personale scolastico e loro familiari contagiati e posti in quarantena, che ha determinato una situazione di rischio epidemiologico elevato. Parliamo di migliaia di persone- scrive Emiliano su Facebook-. Come si può da parte di un ministro preannunciare con un comunicato stampa, senza anticipare alcuna motivazione, una richiesta di modifica o ritiro di un provvedimento urgente emesso da un presidente di regione con grande sofferenza e rispetto verso il mondo della scuola al solo fine di prevenire ulteriori contagi? Nella pubblica amministrazione si agisce per atti. La Regione Puglia è sicura di avere adempiuto in ogni modo possibile al dovere di collaborazione con la scuola pugliese e continuerà a farlo sempre.
E nonostante non condivida toni e contenuto della nota del ministro, proverò in ogni modo a non polemizzare, ma a collaborare al fine di garantire la tutela di studenti, docenti, personale scolastico e famiglie pugliesi».
Il governatore risponde punto su punto alla lettera  proveniente da viale Trastevere: «Le mie parole rivolte al personale scolastico, agli alunni e studenti, ai dirigenti, alle famiglie sono sempre state di estremo rispetto e gratitudine per l’enorme impegno messo nell’attuazione delle misure di prevenzione. Un impegno che purtroppo non è bastato a tenere fuori dalle classi il virus, come dimostrano i dati epidemiologici- prosegue-. La disponibilità a dialogare con il ministero è massima al fine di garantire l’equilibrio tra diritto alla salute e diritto all’istruzione, in tempo di pandemia.
La nostra ordinanza, ha carattere temporaneo e quindi non può definire un modello scolastico alternativo a quello individuato dalla Costituzione. L’ordinanza si limita a definire la Didattica a distanza come uno strumento di tutela della salute pubblica temporaneamente insostituibile, data la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale per pandemia e gli alti contagi che il mondo della scuola, e più in generale la Regione Puglia, registra nel periodo di vigenza dell’ordinanza stessa. L’ordinanza 413 è scritta in pedissequa applicazione del Piano scuola del ministero dell’Istruzione».
Quanto ai trasporti, «se ce ne sarà bisogno, la Regione è pronta a stanziare risorse aggiuntive per incentivare il numero di corse e di mezzi per tutelare dal rischio del contagio da Covid gli studenti che frequentano le lezioni in presenza, adeguando l’offerta sulla base della domanda, anche ricorrendo al supporto delle società private».
Sotto il profilo epidemiologico, infine, Emiliano sottolinea che «in un solo mese dall’apertura delle scuole sono risultati positivi almeno 417 studenti, 151 positivi tra docenti e personale scolastico e almeno 286 scuole sono entrate in contatto con casi Covid. E migliaia e migliaia sono gli studenti e il personale scolastico attualmente in isolamento per contatto stretto avvenuto a scuola con casi positivi».

 

 

 

 

 

 

 




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