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Sava: sconsiderato messaggio per il carabiniere Di un ignoto

scritta contro i carabinieri a Sava Ta

Di seguito un comunicato diffuso dal deputato Dario Iaia:

Continuano a far discutere le gravissime parole contro i Carabinieri, assieme a numerose offese rivolte a comuni cittadini e a minacce, apparse sul muro laterale della chiesa madre di Sava.
“E’ un gesto che non trova alcuna giustificazione, sia che si tratti di un atto goliardico compiuto da ragazzi – avverte il primo cittadino di Sava, Gaetano Pichierri – e sia che abbia natura minacciosa. In entrambi i casi, si tratta di un comportamento irrispettoso nei confronti dell’impegno quotidiano dei nostri Carabinieri e dell’importante ruolo che svolgono per garantire la sicurezza del nostro territorio. Mi auguro che gli autori di questo gesto si rendano conto della gravità di quanto accaduto e si ravvedano. Un sentito ringraziamento ai Carabinieri della stazione di Sava, e in particolare al comandante Simone Coniglione, per la tempestività con cui hanno avviato le indagini”.
Dello stesso tenore, le considerazioni del deputato di FdI, Dario Iaia, residente nello stesso comune del Tarantino. “Si sentono degli eroi.  Invece, sono solo dei poveracci che con queste scritte sui muri trovano soddisfazione. Non sanno di cosa parlano e ho dei dubbi che abbiano un minimo anche di cervello. L’Italia per bene, quella che lavora, quella che studia, quella che si impegna affinchè il futuro sia migliore, è sempre, senza se e senza ma, dalla parte dell’Arma dei Carabinieri e di tutti i rappresentanti delle Forze dell’Ordine che ogni giorno operano, spesso nell’ombra ed, in qualche caso, anche subendo violenza ed insulti, per garantire la nostra sicurezza. Andate avanti. Noi siamo al vostro fianco e siamo fieri di ciò che fate”.
Sulla vicenda, per certi aspetti anche inquietante, indagano i carabinieri della locale stazione ed è possibile che le immagini di videocamere installate in zona possano fornire elementi utili ad inquadrare l’accaduto. “Rimane il fatto che – rimarca Iaia – c’è sempre la possibilità di chiedere scusa ed io resto a disposizione dell’autore o autrice di questa scritta, sperando di poterla incontrare anche alla presenza di rappresentanti dei carabinieri. Questo è l’appello che intendo rivolgere  nella speranza che possa essere accolto. In mancanza, sono comunque convinto che le indagini porteranno dritti verso chi ha scritto quelle parole”.

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