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Rifiuti: Ager, altro duro attacco di Mennea Il consigliere regionale pugliese ha nel mirino gli incarichi

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Di seguito un comunicato diffuso da Ruggero Mennea:

“Anziché risolvere i problemi per consentire la chiusura del ciclo dei rifiuti nella nostra regione, il direttore generale dell’Ager (Agenzia regionale rifiuti) continua a sfornare incarichi e bandi per assumere personale senza criterio e senza alcuna programmazione. Spero che almeno i sindaci, proprietari dell’Ager, ne siano consapevoli”. A denunciarlo è il consigliere regionale Pd, Ruggiero Mennea.

“Sugli ultimi due bandi pubblicati – spiega Mennea – c’è addirittura un problema sui criteri di valutazione. In particolare, sono stati previsti dei criteri ‘fotocopia’ di bandi di altre agenzie per la ricerca del dirigente del personale, che si legano ad un ulteriore criterio spropositato del valore della prova orale. Insomma anche la modalità di assunzione corrisponde esattamente alla sciatteria con cui si sta gestendo la materia dei rifiuti, che non accenna ancora a trovare una logica ed efficace adeguata soluzione”.

Non solo. “E’ stato indetto un concorso a premi tra Comuni per la raccolta della plastica: chi vince, ottiene fioriere e panchine”, dice. “A questo punto, l’avvocato Grandaliano eviti di perdere tempo nel fare concorsi inutili per attribuire panchine e fioriere e dica ai sindaci dove andare a smaltire a costi contenuti, che non ricadano sui cittadini”.

“Sono sempre più convinto che l’Ager – sostiene Mennea – debba trasformarsi subito in agenzia guidata da esperti specializzati nella materia dei rifiuti e non nel reclutamento di personale, nell’elargizione di incarichi superflui e nei concorsi a premio.  Auspico che si intervenga tempestivamente per fermare questa gestione scriteriata e si metta mano definitivamente, per attuare un piano dei rifiuti risolutivo e un piano degli impianti realizzabili e davvero utili alle nostre comunità. Abbiamo perso troppo tempo e non vorremo assistere tra qualche mese alla fuga alla Schettino, così come è avvenuto in agricoltura, che preclude al fallimento della gestione dei rifiuti. Non vorremmo che poi magari – conclude – si attribuissero colpe ingiuste alla politica attenta e incontaminata che da tempo sta urlando alla luna”.




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