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Ex Ilva: il ministro arrivato all’alba a Taranto incontra il commissario ed i lavoratori Ieri confronto tra Giancarlo Quaranta e rappresentanti sindacali. Dipendenti indotto ad Urso: siamo senza un euro

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Quanto ci vorrà per la ripartenza? Quanti giorni?, chiede Rocco Palombella (Uilm). Quaranta. Come il mio cognome, risponde il commissario di Acciaierie d’Italia. Aneddoti a parte, il confronto di ieri tra il commissario dell’ex Ilva ed i rappresentanti dei sindacati di è svolto nel senso della fiducia. La nomina di Quaranta è stata apprezzata da tutti, imprenditori e lavoratori, perché è un profondo conoscitore dell’impresa e può rimetterla davvero in carreggiata.

Un’ottima scelta da parte del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, il quale in questi giorni di entusiasmo non al massimo (diciamo così) nei confronti del governo e di vari suoi esponenti è quello che indubbiamente si è mosso meglio, provando con la scelta azzeccata del commissario ed il dialogo con le forze che costituiscono il colosso siderurgico, a dare una soluzione concreta al caso difficilissimo della più importante industria italiana.

Urso oggi incontra a Taranto proprio Giancarlo Quaranta per valutare insieme i primi passi di questo commissariamento e le prospettive future. Adolfo Urso si è presentato al siderurgico di Taranto praticamente all’alba, alle 6 circa. Il saluto con il commissario Quaranta e con lavoratori presenti, poi un giro dello stabilimento e alle 8,15 un vertice in prefettura, quindi il ritorno all’impianto.

Quando ha varcato l’ingresso del siderurgico all’alba il ministro ha ascoltato la situazione drammatica descritta con poche parole da dipendenti delle aziende dell’indotto: siamo senza un euro.

 

 

 

 

 




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