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Taranto, ex Ilva: “l’eco dell’inquinamento pagata a caro prezzo da tutta la provincia” Candidato sindaco di Leporano

ilva taranto da strada

Di seguito il comunicato:

ancora una volta al centro dell’attenzione del Governo nazionale c’è stata l’area di crisi complessa di Taranto. Credo sia arrivato il momento per le amministrazioni della provincia ionica che hanno subito gli effetti negativi della crisi ambientale ed epidemiologica del Comune capoluogo di alzare la testa, considerato che il Piano di investimenti previsto dal CIS promette una diversificazione produttiva che non coinvolge comuni come quello di Leporano che pure continua ad avere grande vocazione turistica e di ricettività culturale.
Così Adolfo Pagano, il candidato sindaco di Leporano Nuova che rimarca la necessità di allargare il piano degli interventi oltre l’area del Sito di Interesse Nazionale delineato nei comuni di Taranto, Statte, Massafra, Crispiano e Montemesola.
Quanto paga la comunità ionica in generale rispetto ai livelli macro di comunicazione esterna della nostra immagine? – si domanda Pagano – Io credo che si possa affermare, senza onta di smentita, che l’immagine complessiva del nostro patrimonio naturalistico, storico e culturale, ne esce abbondantemente adombrata, ridimensionata, se non in alcuni casi distrutta. E il costo di quell’immagine negativa si riflette, inevitabilmente, su un settore come il turismo che invece potrebbe costituire, insieme all’agricoltura e l’agroalimentare, una fonte economica e occupazionale dinamica per la nostra comunità.
Pagano ancora una volta punta l’attenzione sul Governo.
I Governi nazionali continuano a parlare prevalentemente con questi Comuni, mentre l’eco dell’immagine negativa di Taranto, la paga tutta la provincia – dice – ecco perché sarà necessario circondare il “mostro” come diceva il sociologo Bonomi provando ad immaginare interventi di rilancio del territorio non di piccolo cabotaggio, ma azioni capaci di sovvertire definitivamente quell’immagine e trasmettere a livello nazionale e internazionale una immagine positiva migliore di quella prodotta in questi anni di lunga ed estenuante vertenza ILVA.
Ai Ministeri competenti – spiega Adolfo Pagano – ma anche alla Regione Puglia, sarà necessario tornare a chiedere rispetto per tutta questa provincia e per Leporano, cominciando dai finanziamenti sul Parco Archeologico di Saturo e sul recupero del patrimonio architettonico (chiedere immediata esigibilità e cantierabilità dell’area soggetta ad un bando ritirato in autotutela – ndr), passando per le infrastrutture primarie (acqua, luce, fogna, strade e fibra) nel centro abitato e nelle marine, fino a un piano di promozione degno del nostro mare. Per questo intendo avviare una task force con esperti e tecnici provenienti dal mondo delle professioni e delle associazioni di categoria per costruire un parco progetti di qualità da candidare su tutti i livelli di finanziamento italiani ed europei.
Si tratta – conclude – di un modello di sviluppo economico integrativo che risponde anche ad esigenza di sopravvivenza delle nostre comunità, considerato che un capoluogo che si spopola lentamente, come sta accadendo a Taranto, sposta le speranze di molte famiglie proprio in comuni più piccoli come Leporano. La futura amministrazione civica, ai leporanesi di nascita e ai nuovi leporanesi dovrà dare le risposte di benessere e felicità che si attendono!




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