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Governo-sindacati, intesa sulle attività essenziali Fim-Cisl: denuncia su comandate al siderurgico di Taranto

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Governo e sindacati hanno raggiunto un’intesa per la revisione dell’elenco delle attività produttive essenziali. Quelle, cioè, che rimangono comunque aperte. Il presidente del Consiglio riferirà sulla situazione corona virus in.parlamento alle 18.

notizia in aggiornamento

Di seguito il comunicato Fim-Cisl:

A seguito della proclamazione dello sciopero del 10/12/2019, indetto da Fim, Fiom e Uilm, l’azienda ha operato unilateralmente predisponendo 1 turno di comandata allargata e vietando, di fatto, ai lavoratori la possibilità di scioperare e manifestare. Tale situazione ha determinato l’impossibilità da parte dei lavoratori interessati dalle comandate allargate di poter partecipare allo sciopero indetto da Fim, Fiom e Uilm e che potrà ripetersi in futuro in occasione di altre iniziative di sciopero. ArcelorMittal ha, pertanto, introdotto delle nuove comandate per i lavoratori del reparto Acciaieria, in barba agli accordi sottoscritti in sede ministeriale lo scorso 6 settembre 2018, senza il coinvolgimento delle organizzazioni sindacali che in più occasioni hanno ritenuto lo stesso provvedimento una forzatura da parte dell’azienda. Infatti, prima Ilva in As e successivamente ArcelorMittal non sono mai intervenute per modificare gli accordi che risalgono al 1989 rispetto alla salvaguardia impiantistica. Inoltre, l’azienda è inadempiente sul versante della sicurezza, della salvaguardia ambientale e impiantistica dello stabilimento per le seguenti ragioni: – Numero di carri siluri inferiore rispetto al numero necessario a garantire quanto sopra riportato; – Mancanza della macchina a colare necessaria alla granulazione della ghisa in presenza di fermo acciaieria, che potrebbe avvenire anche per cause diverse dallo sciopero. A tal proposito, nonostante l’ordinanza sindacale che ne vietava l’utilizzo, non vi è stato nessun intervento di ripristino. Chiediamo pertanto un immediato intervento affinché sia rispettato quanto previsto dalla normativa in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro, per la tutela dell’ambiente, per la salvaguardia impiantistica.




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