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Ex Ilva: indotto, dopo il confronto con i ministri rimane il presidio a Taranto Casartigiani: nove anni fa le aziende persero già 150 milioni di euro

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Aigi ha deciso la rimozione del blocco ieri sera, nella prospettiva di altre clamorose azioni. Casartigiani mantiene il presidio.

Di seguito il comunicato:

Ieri mattina il coordinatore regionale di Casartigiani Puglia Stefano Castronuovo si è collegato in video call con i ministri del Made in Italy Adolfo Urso e del lavoro Marina Calderone, per la vicenda relativa all’ipotizzata amministrazione straordinaria di Acciaierie d’Italia.

Castronuovo ha detto: «I problemi principali sono quelli temporali e il rischio di fallimento della società Acciaierie d’Italia, infatti, ci teniamo a ricorda che nel 2015 le imprese dell’indotto di Taranto hanno perso già 150 milioni di euro a causa della dichiarazione di fallimento e che di fatto temiamo che anche questa procedura di amministrazione straordinaria porti all’ulteriore fallimento e a un 2015 bis».

Il coordinatore regionale di Casartigiani Puglia, inoltre, ha chiesto ulteriori chiarimenti sulle intenzioni del Governo, circa la volontà di togliere l’attuale management di Acciaierie d’Italia, per favorire l’Amministrazione straordinaria. Ancora, queste le riflessioni sui pagamenti e i crediti delle aziende dell’autotrasporto: «I ministri si sono resi disponibili – ha continuato Castronuovo – una volta in fase di conversione, di modificare ed ampliare il decreto, a tutela del comparto, sulla garanzia dei crediti. Per la richiesta dei pagamenti, invece, Urso ha specificato che, per quanto concerne le norme, fino a che non subentrerà l’Amministrazione straordinaria la responsabilità sarà dell’amministratore delegato Lucia Morselli».

Intanto le richieste formulate da Casartigiani Puglia:

1)      Intervento normativo atto a garantire i crediti delle imprese maturati escludendole da eventuali procedure fallimentari concedendo al commissario straordinario nominato la possibilità di liquidare i crediti alle imprese di autotrasporto in maniera prioritaria in quanto aziende indispensabili per il funzionamento dolo stabilimento industriale;

2)      Sospensione degli oneri previdenziali e fiscali per il periodo di amministrazione straordinaria delle imprese di autotrasporto della Provincia di Taranto;

3)      Certificazione dei crediti delle imprese con possibilità di cessione.

4)      Agevolazioni per gli investimenti di cambio di processo produttivo attraverso l’acquisto di rimorchi e semi rimorchi delle imprese di autotrasporto per l’acquisizione di nuove commesse.

(immagine: risalente a ieri)




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