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Conte prepara l’intervento, Salvini non si dimette: la crisi a un giorno dalle comunicazioni del premier Se ne parla da settimane ma finora non uno ha lasciato il governo

giuseppe conte presidente del consiglio

Il presidente del Consiglio, domani alle tre del pomeriggio, terrà le comunicazioni al Senato. È lì che pende la mozione di sfiducia presentata dalla Lega nei confronti di Giuseppe Conte. Il quale poi potrebbe dimettersi. Oppure attendere, appunto, dibattito e voto.

La crisi di governo che finora, formalmente, non esiste, arriva alla vigilia dell’approdo in parlamento con il premier intento a preparare l’intervento mentre il vicepremier che due settimane fa volle aprire la crisi, Matteo Salvini, ha fatto dei passi indietro. Semplicemente perché gli ha detto male. Ieri ha intanto annunciato di non volersi dimettere da ministro per non lasciare campo libero a Renzi. Il quale ormai è ridiventato protagonista assoluto della scena ed è l’incubo del suo omonimo Matteo.

Il premier pugliese a sua volta, a un giorno dal dibattito parlamentare, è in una posizione ben più salda di quanto non lo sia il leader leghista. Che, chissà, dopo avere combinato tutto questo caos, potrebbe anche decidere di tenersi quello che ha. Solo che il movimento 5 stelle, ormai, guarda da un’altra parte. Un giorno ancora e sapremo. Del resto, da questo governo in crisi finora non se ne è andato nessuno.




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